Emily - Racconti Erotici

Emily

... tuffate nel caos dello struscio dello shopping avendo fra noi un giocoso atteggiamento più che affettuoso che non disturbava nessuno, ma al contrario faceva girare più di qualche testa sia di uomini che di donne.

Le luci della città all’imbrunire, quell’aria primaverile cosi calda e la vita intorno a noi ci aveva messe un pò su di giri, tanto che arrivate al primo negozio di intimo decidiamo di entrare per dare un’occhiata, implicitamente stavamo vivendo il sogno di Emily e lei lo disse, che le sembrava di rivivere quelle emozioni e ne era felice, cosi la abbracciai e ci fu un primo bacio “mancato” ma che non ci ha lasciate indifferenti.

Il negozio aveva molti capi di intimo interessanti e quando decido di prenderne uno per me coordinato chiedo alla commessa se avessi potuto provarlo e mi accompagnò al camerino.

Emily mi aspettava un pò distante ma la zip del tubino non voleva saperne di scendere, cosi la chiamai scostando appena la porta per chiamarla ad aiutarmi.

In un attimo restammo chiuse in camerino con lei che cercava di ...

... risolvere il problema con la zip e quando ci riuscì mi sono girata nel momento in cui il tubino cadeva scoprendomi il seno.

Sono seguiti secondi in cui il tempo sembrava essersi fermato, ci siamo guardate negli occhi e senza parlare le nostre labbra si sono avvicinate fino a sfiorarsi sentendo ognuna il calore e la morbidezza delle labbra dell’altra.

Credo sia stato il bacio più dolce e lungo che abbia mai sperimentato, ma ci siamo rese conto che non potevamo trattenerci la dentro a lungo.

Pagato l’acquisto siamo corse a casa mia dove i vestiti sono caduti come prima ma eravamo entrambe nude l’una di fronte all’altra a sfiorarci le linee del corpo con le dita fino ad arrivare all’inguine di entrambe.

Le dita sembravano godere di vita propria mentre le nostre lingue si intrecciavano ed il rossetto si spargeva ovunque. Siamo distese sul pavimento proprio dietro la porta di ingresso come se non ci fosse stato un letto a disposizione e li credo di avere capito che l’altra metà del cielo non necessariamente dovesse avere il sesso opposto al mio.