1. Il personal trainer di mia figlia – Capitolo 11


    Data: 19/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... Bruno decisi di rispondere al suo messaggio del mattino. Scrivevo e riscrivevo il messaggio cercando di trovare le parole più adatte finché non conclusi e inviai:
    
    “Signore, mi scuso per quanto accaduto stamane ma non me la sono sentita, ti prego di comprendere questa mia rinuncia ma forse non sono ancora pronta. Ti chiedo umilmente perdono se ho deluso le tue aspettative ma ti chiedo anche di darmi un’altra possibilità per farmi perdonare.”
    
    Nell’ora successiva continuai ad osservare lo smartphone con un’ansia sempre più crescente, in attesa di una risposta o di un segnale da parte di Bruno, che però non arrivò anche dopo aver visualizzato la sua conferma di lettura. Quindi, mi addormentai e al mattino constatai che Bruno aveva risposto, aprii il messaggio e visualizzai solo poche parole:
    
    “Questo pomeriggio devi andare fuori città in località Ducky, nel prossimo messaggio ti invierò le coordinate, arriverai presso una grande villa e dovrai dire che ti manda Bruno. Tieniti libera per i prossimi due giorni, lì trascorrerai due notti e verrai educata…Non deludermi un’altra volta, non avrai più occasioni. Devi trovarti alla villa alle 15.00 in punto”.
    
    Mi affrettai a telefonare per disdire tutti gli impegni dei giorni successivi, quindi chiamai anche Monica per farle sapere che sarei andata a trovare un’amica e che avrei trascorso due notti fuori casa.
    
    Non appena ricevute le coordinate verificai dove fosse la destinazione: si trattava di una enorme villa in piena ...
    ... campagna a circa 40 minuti di strada. Per essere sicura di arrivare puntuale sarei dovuta partire alle 14.00. A mezzogiorno mangiai qualcosa pur non avendo appetito, avevo lo stomaco chiuso per l’agitazione: non conoscevo la destinazione né chi mi avrebbe accolto… “per educarmi” …cosa significava? Probabilmente era una forma di punizione che Bruno aveva pensato per me…e Bruno? Ci sarebbe stato anche lui? Mille domande mi tormentavano e mi rendevano ancora più agitata. E poi come dovevo vestirmi?
    
    La scelta dell’abbigliamento fu snervante, provai decine di scarpe, gonne e vestiti vari finché non lasciai indosso i primi capi che avevo scelto: scarpe rosse con tacco alto, gonna nera alle ginocchia, maglia traforata a maniche corte con un’ampia scollatura nella schiena, quindi calze a rete, mutandine e reggiseno bianchi.
    
    Mi truccai e mi profumai quanto bastava, quindi accesi l’auto parcheggiata nel vialetto di casa e partii verso la meta indicata. Più il tempo passava e mi avvicinavo alle coordinate indicate e più il cuore pompava a mille. Arrivai a destinazione verso le 14.45. La villa era veramente grande e comprendeva anche un boschetto di diversi ettari; per accedere alla villa si percorreva un tratto di strada sterrata di un centinaio di metri alla fine del quale c’era un grande cancello nero in ferro battuto, che al momento era aperto.
    
    Parcheggiai la macchina in un ampio cortile di ghiaia antistante la casa dove erano già presenti una quindicina di auto, quindi andai ...