1. Donatella cap.13 - Possedere il culo di madre e figlia


    Data: 09/10/2017, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... la figlia incrementò le penetrazioni con le dita e Donatella lanciò un grido con voce roca ma trattenuta raggiungendo il proprio piacere. Fu quasi una scarica elettrica che le percorse il corpo, ma non smise di leccare la figlia che qualche attimo dopo si sedette di fatto sulla faccia di sua madre facendosi leccare finché non raggiunse a sua volta il proprio ennesimo orgasmo.
    
    “Voi due siete delle gran porche!”, dissi loro alzandomi dalla poltrona sulla quale ero rimasto seduto, con una ormai visibile nuova erezione in vista. Ero completamente nudo mentre loro indossavano solo il collant. Anche le fantastiche scarpe di Gabriella erano volate lontano alcuni minuti prima.
    
    Le donne lo notarono e si guardarono sorridenti. Quella complicità mi stimolò ulteriormente.
    
    “Chi ne vuole?”, chiesi loro.
    
    “Direi che potremmo fare l’inverso di qualche attimo fa. Io lo avevo preso davanti, adesso è il momento del dietro….”, mi disse Gabriella.
    
    “Ok, accetto”, dissi.
    
    “Però ti prego, mamma” continuò Gabriella “lecchiamoci ancora mentre lui mi prende”.
    
    “Ok Gabri”, rispose l’altra mettendosi supina sul letto. La figlia le si posizionò sopra, ma in posizione opposta e le due cominciarono a leccarsi reciprocamente la patata. Io mi posizionai dietro a Gabri. Lacerai ancor di più il collant e prima di puntare il mio cazzo contro al suo buchino guardai Donatella negli occhi mentre la stava leccando da sotto. Non avrei mai saputo cosa le passasse nella testa in quei momenti, ma so ...
    ... che se la godeva alla grande. Le chiesi di dare qualche colpa di lingua al mio membro, poi mi poggiai contro l’orifizio della ragazza ed entrai dentro di lei.
    
    “Piano!!!”, mi disse staccandosi per un attimo dalla patonza della madre.
    
    Scopare il culo di quelle due donne mi piaceva proprio. Sentire le loro carni che si stiravano lentamente per accogliermi e sapere che un pizzico le faceva soffrire in qualche modo mi eccitava più che il gesto stesso della penetrazione. Con calma riuscii a dare un certo ritmo alla mia azione e tutti e tre cominciammo a godere di quanto stavamo facendo. Proseguii fin quando Gabriella non si staccò dal sesso della madre, si sollevò facendo leva sulle mani e per circa un minuto non fece altro che restare immobile in balia delle mie spinte e delle leccate di sua madre.
    
    “Mio Dio! Mio Dio! Leccami! Leccami!”, disse ad un certo punto verso la madre. Io uscii dal suo retto ed ella esplose in un orgasmo incredibile che quasi soffocò la madre sotto di lei.
    
    “Cristo! Quasi mi soffocavi Gabri!”, le disse, comunque sorridendo, Donatella quando la ragazza si spostò dal suo viso. Quando mi spostai, mettendomi in ginocchio tra le gambe di Donatella, notai che ella si pulì il viso con il lenzuolo dai liquidi vaginali lasciati dalla figlia.
    
    “È il tuo momento”, le dissi prendendola per i fianchi ed avvicinandola a me.
    
    “Per te deve sempre essere il mio momento. E adesso lo è più che mai”, mi rispose decisa e seria.
    
    Da lì in avanti fummo solo noi ...
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