1. Mamma confusa ma felice 2


    Data: 01/05/2018, Categorie: Incesti Autore: GIANGIA, Fonte: EroticiRacconti

    ... altro giorno, Alberto mi chiamò al mattino, ti dispiace se rimango ancora qualche giorno? disse con tono dispiaciuto,, ma no figurati rimani quanto credi necessario,
    
    poi ci salutammo, a sera come al solito, ci ritrovammo io e mio figlio, non mangi nulla? no non ho fame, disse , vado in camera e mi collego con Franco, ok risposi, anche io non avevo
    
    fame,mangiai una mela e mi coricai sul letto a leggere il libro, dopo circa mez'ora Roberto si affacciò alla porta, mamma, capii che doveva chiedermi qualcosa, ma nonimmaginavo di che
    
    si trattasse, sai con Franco, quella notte che dormì qui, ti abbiamo visto con papà, ero senza parole, riuscii a balbettare (che cosa hai avete visto?), facevate l'amore, ma anche Franco
    
    ha visto?, si anche lui, rispose, mi scusai dicendo che forse mi ero dimenticata di chiudere la porta, ma ora vai a letto dai, notai il gonfiore nei boxer, si girò, buona notte.
    
    Non volevo nemmeno pensarci, aveva avuto il coraggio di parlarmene, dopo alcuni minuti decisi di andare in camera sua, per cercare di spiegarmi, la porta era aperta,la luce del del monitor
    
    illuminava leggermente la stanza, ma sufficiente per vedere Roberto sdraiato sul letto, i boxer abbassati alle ginocchia, che si stava masturbando, rimasi a lungo a guardare quella mano
    
    che scorreva sul cazzo, per coprirlo tuto ne occorrevano due di mani, lo guardavo trattenendo il desiderio, sino a quando con gli occhi chiusi lo sentii chiamare,mamma si, voglio scoparti
    
    in culo, a ...
    ... quel punto non resistetti e feci un passo avanti, lui aprì gli occhi, e mi vide in piedi a guardarlo, cercò di coprirsi con le mani, rimase in silenzio, imbarazzato, mi avvicinai,
    
    mi sedetti sul letto, dai non ti preoccupare,è normalissimo farsi le seghe,ma bisogna anche fare l'amore qualche volta, lui continuò a tacere, gli tolsi le mani da sopra il cazzo, che come
    
    una molla puntò verso l'alto, gli accarezzai il pelo del pube,scendendo lentamente sui testicoli, arrivata alla base del cazzo, cominciai a risalire verso la punta, piano piano senza
    
    stringere, lo sentivo pulsare, non resistetti, mi abbassai e presi la cappella tra le labbra, mentre davo leggeri colpetti con la lingua, lo presi in bocca tutto, arrivando a leccare
    
    anche le palle, non durò molto che uno schizzo caldo, mi riempì la bocca, ingerii tutto piano piano, un'ultima ripulita con la lingua, poi mi rialzai, rimase impietrito, uscendo dalla
    
    camera, udii un tenero, grazie mamma, non risposi, andai in camera mia e piansi, mi vergognavo per quello che avevo fatto, ma sentivo di amarlo più di un amore materno, amavo ed amo mio
    
    marito, mai mi sarei aspettata di arrivare a questo, il sesso per me era essenziale, più lo facevo, più volevo farlo.
    
    Il giorno dopo a tavola Roberto non disse nulla, allora decisi di chiarire le nostre posizioni, gli confessai quello che provavo per lui, emozioni e desideri fortissimi, mi interruppe
    
    dicendo, allora faresti anche l'amore con me?, risposi, se non fosse che ...