1. Dannate ragazzine ed il loro gioco


    Data: 26/04/2018, Categorie: Feticismo Autore: Accordo Dissonante, Fonte: EroticiRacconti

    ... viziata.
    
    Mi abbassai in ginocchio, lasciando in bella vista la mia scollatura, lei mi porse la sua scarpa da ginnastica per essere tolta e, anche se la situazione era un po’ impropria, le slacciai i lacci delle sue All-Star rosse.
    
    Mentre le slacciavo le scarpe alzai per un istante gli occhi e notai che la sua gonna era davvero corta, senza volerlo seguì con lo sguardo la sua coscia fino alla sua gamba, il fatto che fosse stesa e leggermente alzata mi lasciava intravedere il suo perizoma...
    
    Lei notò quel mio sguardo indiscreto ed alzò ancora un po’ di più il ginocchio aprendo le gambe, così da darmi completa visione del suo intimo nero.
    
    La situazione mi imbarazzò tantissimo, diventai rossa dalla vergogna, riabbassai lo sguardo, cercai di concentrarmi sulle scarpe, mi ripetevo nella testa che era tutto nella mia immaginazione, non aveva allargato le gambe per farmi vedere meglio… Per la prima volta mi sentii un po’ confusa sulla mia sessualità… Forse ero solo curiosa…
    
    Credo che in quel momento stessero ridendo del mio imbarazzo, mi sentivo vittima del loro stupido giochino...
    
    Finalmente aprii i lacci e sfilai la scarpa, un forte odore di piedi travolse le mie narici, probabilmente dentro quelle scarpe da ginnastica il piede non respirava e, con il caldo estivo, era completamente sudato.
    
    La cosa strana è che quel fetore mi piacque, fu difficile da ammettere a me stessa ma, in quel momento, la visione delle sue mutandine, il loro gioco e la puzza del suo ...
    ... piede mi stavano eccitando.
    
    Lei avvicinò il piede al mio viso, l’odore si fece più forte, lo tese verso di me come per invitarmi a togliere quell’indumento e, con un po’ di confusione in testa soddisfai anche quel gioco… Non avevo il coraggio di alzare lo sguardo ed incrociarlo con lei dopo quello che era successo poco prima, mi sentivo una pervertita…
    
    presi in mano il piede e con le dita sfilai il calzino, era zuppo di sudore. Misi a nudo quel piccolo piedino affusolato e leggermente arcuato che mi ammaliò... Rimasi lì, intontita, a fissare quel piccolo pezzetto nudo del suo del suo corpo, la puzza che emanava mi stava inebriando…
    
    Percepivo che la tensione saliva e che queste due ragazzine si stavano divertendo alle mie spalle.
    
    Non capirò mai come caddi in quella trappola, il mio cuore batteva all’impazzata, il tempo sembrò rallentare e lei approfittò del mio stato confusionale per avvicinare il suo alluce, sempre più vicino, fino ad appoggiarlo sulle mie labbra... Sentii quel pollice premere ed io, ipnotizzata, non opposi resistenza, schiusi le labbra e mi feci penetrare fino a farmi mettere le prime tre dita del piede dentro la bocca, le sentivo muovere, sentivo il loro acido sapore di piedi sudati.
    
    Non so cosa mi passò per la testa, leccai fra le sue dita ed alzai lo sguardo in cerca del suo, se la stavano ridendo compiaciute e, per completare la loro opera, mi fece cenno con un movimento degli occhi di guardare più giù e, come scesi con lo sguardo, lei aprì le ...