1. Dannate ragazzine ed il loro gioco


    Data: 26/04/2018, Categorie: Feticismo Autore: Accordo Dissonante, Fonte: EroticiRacconti

    Ciao a tutti, il mio nome è Sara,
    
    Voglio raccontarvi cosa mi successe un giorno d’estate del 2017.
    
    Avevo 24 anni e lavoravo come commessa in un negozio di scarpe, classico lavoretto stagionale per tirare su qualche soldino per le vacanze.
    
    Mi pare fosse Luglio, faceva davvero caldo e, quel giorno, l’aria condizionata si era rotta, i raggi del Sole battevano con forza sul lucernario sopra il negozio facendo diventare invivibile l’ambiente.
    
    Il titolare mi concesse, probabilmente con piacere, di togliere la camicietta della divisa per stare più fresca, sotto portavo una canottiera nera, di quelle aderenti e senza maniche, che metteva in evidenza le mie forme e regalava una generosa vista nella scollatura.
    
    Mi descrivo un po’, ho i capelli color biondo cenere lisci e lunghi fino alle spalle, occhi verdi nocciola ed un visetto da cerbiatta, sono alta 1,65, peso 45kg, ho una terza piena di seno ma pecco un po’ di sedere, lo trovo piatto, sight… Però dai, nell’insieme non posso lamentarmi, ho sempre fatto felici i gusti dei maschietti.
    
    Tornando a quel torrido giorno d’estate, mi ricordo che ero un lago di sudore, il tempo non passava più ed il negozio era vuoto, probabilmente l’intera città era al mare ed io ero lì a lavorate, quindi, nell’attesa, mi trovavo cose da fare per far passare il tempo.
    
    Ad un certo punto sentii alle mie spalle una giovane voce femminile che mi chiamava
    
    -”Scusa, mi puoi aiutare?”
    
    Mi girai e vidi che era una ragazzina in ...
    ... compagnia di un’amica, avranno avuto sui 16/17 anni.
    
    Quella che aveva chiesto il mio aiuto aveva i capelli mori e, per il caldo, teneva la coda lasciando così scoperte le spalle ed il collo, era esile ma molto tonica, indossava un vestitino bianco leggero con una gonna a metà coscia. Mentre la sua amica era castana con un taglio corto che, a mio parere, non le stava affatto bene, era un po’ più robusta dell’amica e indossava una maglietta a maniche corte e dei jeans.
    
    Il loro corpicino emanava già quelle forme femminili della pubertà ma, li per lì, non feci molto caso al loro aspetto.
    
    Notai che mi scrutarono dalla testa ai piedi ed io, come da copione lavorativo, risposi:
    
    -”Certo, cosa cercate ragazze?”
    
    -”Sto cercando un paio di sandaletti per l’estate, dove posso trovarli?”
    
    Riflettei un attimo sulla loro richiesta e le invitai a seguirmi
    
    -”Oook, prego, seguitemi”
    
    Trovai quella richiesta un po’ generica ma, visto che non avevo nulla da fare, le accompagnai nella corsia dove c’erano le scarpe estive.
    
    Mostrai loro un po’ di modelli e la ragazza mora scelse un sandaletto semplice, con un pochino di tacco e completamente aperto con un nastrino di pelle nera che divideva il pollice dal resto delle dita.
    
    Mi mise in mano la calzatura e si sedette sul divanetto prova come se fosse una principessa:
    
    -”Mi aiuti ad indossarlo?”
    
    Quella richiesta mi lasciò un po’ spiazzata, ma comunque acconsentii senza troppi pensieri, forse era semplicemente una ragazzina ...
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