1. Prima e ultima volta


    Data: 23/04/2018, Categorie: Incesti Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    PRIMA E ULTIMA VOLTA
    
    “Allora? Verrai? Ti conto?”
    
    No. No, cazzo. Non voglio venire al tuo diavolo d’un matrimonio!
    
    “Non lo so. Davvero, è un casino con il lavoro.”
    
    “Ma non avevi preso le ferie?”
    
    Perché ogni tanto non ti dimentichi qualcosa? Perché il Signore ti ha fatto dono di una memoria tanto infallibile (e veramente antipatica)?
    
    “Sì, ma ho un collega in malattia e probabilmente tocca a me coprirlo.”
    
    Odio mentire, ma non ho altra scelta. Ricordo fin troppo bene i pomeriggi passati insieme, le serate trascorse con gli amici, tra gli sguardi interessati e furtivi alle curve delle tue cosce o del tuo fondoschiena. Ricordo fin troppo bene i tuoi seni stretti in quel variopinto bikini che lasciava, ancora non sono certo della tua innocenza, intuire i capezzoli quel lontano giorno al mare. E non ho mai dimenticato quel Capodanno in cui le nostre labbra di sfiorarono e, per poco, per tanto così, non superammo il limite.
    
    È stata una (s)fortuna che ti sia trovata il fidanzato lontano e sia andata a vivere da lui. Lontana da ogni tentazione.
    
    “Se hai preso ferie, hai preso ferie.”
    
    Sospiro. Sento un brivido attraversarmi da capo a piedi mentre ripenso a come ti muovevi quella notte, in discoteca. Cos’era? Il compleanno di Laura? Quanto eri conturbante...
    
    “Cugina, tu fai tutto sempre facile.”
    
    “Perché lo è, cugino.”
    
    Non che in tutto questo tempo non ci sia mai incontrati, ma tre ore di auto per strade di montagne… la realtà è che, per quanto cerchi ...
    ... sempre di renderle un ostacolo, le affronto ben volentieri per rivederti. Ma proprio per il tuo matrimonio…
    
    “Senti, faccio il possibile. Ok?”
    
    È chiaro che vorrei venire. E non solo alla tua festa, ma anche tra le tue cosce, ma questo non lo si può dire.
    
    “Io ti conto. Vieni su sabato, facciamo baracca, dormi su e poi domenica con calma torni.”
    
    “Faccio il possibile, promesso.”
    
    “No, fai l’impossibile. Ci tengo. Davvero.”
    
    Sospiro. Non è che non abbia voglia di vederti. Avevo anche fatto pace coi miei demoni e ora… è andato tutto in fumo. Non ho alcuna voglia di venire al tuo matrimonio, di vedere il tuo uomo marcare il territorio, di saperti nella stanza accanto di quel dannato agriturismo a gambe aperte e a…
    
    Cazzo! Ma come faccio a dirti di no? È tutto così assurdamente sbagliato, ma al tempo stesso, così invitante.
    
    “D’accordo, d’accordo, ci sarò!”
    
    Il tono della tua voce cambia di colpo e quasi perdo un orecchio a sentirti esultare.
    
    “Grazie! Graziegraziegrazie! Non vedo l’ora di abbracciarti! Ti voglio bene!”
    
    “Anche io te ne voglio, ci vediamo presto.”
    
    La verità è che ti voglio e basta, ma è una verità che richiede troppo coraggio per essere ammessa.
    
    Questa telefonata è avvenuta due settimane fa. Ora sono qui, in questo posto incantato da cui si domina tutta la vallata. Il bosco avvolge tutto l’agriturismo isolandolo dal mondo come per magia. Quando sono arrivato i tuoi bimbi meravigliosi mi sono corsi incontro come furie ed è stata subito ...
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