1. Un colloquio di lavoro


    Data: 22/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: Annunci69

    ... il mio buco, pur allenato, spalancarsi a fatica per far entrare quel grosso arnese nero, che avanzava deciso centimetro dopo centimetro, incurante di cosa io potessi volere.
    
    Ma, d’altra parte, più quel cazzo mi entrava nel culo, e più io non desideravo altro che continuasse, che non finisse… e lui sembrava lo sapesse, perché mi penetrò senza un attimo di esitazione finché ogni centimetro del suo grosso cazzo non fu dentro di me. “Ottimo!” disse lui con il cazzo piantato a fondo nel mio culo “Hai davvero ottime capacità… sembri proprio tagliato per questo posto. Ora vediamo come te la cavi sotto pressione…”. Non aveva ancora finito la frase che sentii il suo cazzo iniziare a muoversi nel mio culo con movimenti lenti, ma profondi e sicuri. Lo sentii afferrarmi per i fianchi e aumentare via via il ritmo di quel meraviglioso andirivieni, e soprattutto aumentare la potenza delle spinte, che diventarono nel volgere di pochi minuti energiche a tal punto da spingere con forza il mio corpo contro il divano.
    
    Io mugolavo di piacere mentre quel nero di quasi due metri ormai spingeva come un toro il suo splendido cazzo a fondo nel mio culo sempre più sfondato. Il mio primo maschio nero non tradiva in alcun modo i luoghi comuni sugli uomini di colore, anzi… ne rispettava tutti i canoni. Mi sfondava il culo con veemenza, ad un ritmo veloce e costante, come se potesse andare avanti per ore ed ore. Io alzai la testa gemendo di piacere, e lui, senza variare per niente il ritmo dei ...
    ... colpi, mi sculacciò con forza ordinandomi di abbassare la testa. Obbedii, lasciandomi andare all’estasi che quel grosso cazzo nero mi procurava, sperando che non fosse un sogno… sperando che quel posto di lavoro fosse davvero mio.
    
    Ad un tratto una voce profonda mi scosse da quell’estasi… “Allora Kevin, come va il candidato?”. Kevin si fermò, ed io aprii gli occhi, senza muovere la testa. Un altro uomo di colore, anch’egli con un fisico scultoreo, con indosso un accappatoio azzurro, era comparso nel salone, davanti al divano. Evidentemente doveva essere entrato dalla porta finestra che dava accesso alla piscina, ma io non mi ero accorto di nulla… potenza del piacere che un cazzo può dare…
    
    “Credo stia andando molto bene” disse Kevin. “Ottimo!” rispose il secondo uomo “Sarebbe ora che finalmente trovassimo il mio assistente personale”. Il suo? Ma allora Kevin… era solo un collaboratore! “Secondo me può farcela…” aggiunse Kevin, mentre il secondo uomo lasciava cadere a terra l’accappatoio. Le ultime parole di Kevin ancora mi risuonavano nella testa quando vidi e capii: il secondo uomo aveva un cazzo già in piena erezione, ancora più grosso del suo, soprattutto in larghezza.
    
    “Molto bene” disse l’uomo sparendo dalla mia vista, girando attorno al divano. “Finisco io…” aggiunse. Sentii il grosso cazzo di Kevin sfilarsi dal mio culo e dietro di me i due uomini darsi il cambio. Kevin si mise in piedi davanti a me, a braccia conserte. Lo vidi che mi guardava sorridendo e mi faceva ...
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