1. La signora della pioggia


    Data: 08/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: SexRain, Fonte: EroticiRacconti

    Sono un dirigente d’azienda, sposato, due figli. E’ estate e, mentre loro tre sono in vacanza al mare, io ho ancora alcune cose da sbrigare in ufficio così tutti i giorni continuo a fare il pendolare come al solito, in attesa delle mie sospirate vacanze.
    
    Come ogni giorno sono in stazione presto e, come ogni giorno, la vedo: sui 55-60 anni, bionda, trucco leggero ma ben curato, occhi azzurro cielo, quasi sempre vestita di bianco. Oggi porta un tacco 12 rosso che si intona benissimo con il suo vestito.
    
    Facendo qualche domanda in giro sono venuto a sapere che in passato deve essere stata una modella e che ora lavora nella moda.
    
    Fantasticando prendo il treno, guardando il cielo: sembra che stasera ci sarà un temporale. Dicono sarà il classico temporale estivo forte e scrociante. Vabbè, penso che tanto nello zaino ho l’ombrello.
    
    La giornata scorre tranquilla: d’estate, anche se la produzione prosegue come al solito, sembra quasi che tutti prendano le cose con più leggerezza.
    
    E finalmente arriva il momento di tornare a casa: di corsa in stazione, posto a sedere (cosa rara in inverno!) e la vedo: è qualche posto davanti a me che legge un libro. Ogni tanto sistema i capelli che, impertinenti, le scivolano da dietro le orecchie.
    
    Quando fa quel gesto alza sempre lo sguardo e, puntualmente, si accorge che la sto guardando. Mi sorride e io le sorrido, sognando un bacio da quelle labbra carnose e di poterle sfiorare il corpo ancora tonico e magari... una bella storia ...
    ... estiva alla “Quando la moglie è in vacanza”. Ora che ci penso: mettendole un vestito con la gonna a soffietto e con i capelli mossi cotonati, assomiglia parecchio a Marylin Monroe.
    
    E questo pensiero me lo fa inturgidire ancora di più.
    
    Il treno si avvicina alla nostra stazione e i nuvoloni in cielo non promettono niente di buono. Alla stazione precedente il diluvio universale inizia a scrosciare. Entrambi ci alziamo in attesa che il treno arrivi alla nostra stazione e colgo l’occasione per commentare con lei la pioggia, l’estate: insomma si parla del più e del meno.
    
    Il treno ormai sta rallentando per entrare in stazione e vedo che lei affannosamente cerca nella propria borsa l’ombrello. Ma non lo trova!
    
    Si aprono le porte e le tentenna per uscire per non bagnarsi completamente. Prontamente mi avvicino, le apro l’ombrello e le chiedo se vuole un passaggio.
    
    Mi guarda con quegli occhioni azzurri che lo farebbero rizzare anche ad un morto, mi sorride e accetta.
    
    Le chiedo se posso accompagnarla e lei mi dice che ha la macchina nel parcheggio non molto lontano.
    
    Incamminandoci, parliamo del più e del meno e mi rendo conto che oltre che bellissima e sensuale è anche simpatica. Il mio uccello non sta più nei pantaloni e il tragitto è troppo breve, tanto che in un attimo siamo già arrivati.
    
    Lei sale in macchina, apre il vetro e, baciandomi sulla guancia, mi ringrazia. Il bacio mi fa quasi venire. Le cedo l’ombrello, dicendole che me lo potrà restituire domani (ed io ...
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