1. Quando metti il piede (e altro) in troppe scarpe


    Data: 08/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... sempre ma amo baciarlo. Le nostre lingue si intrecciano in un vortice di passione e iniziamo a spogliarci, completamente nudi. I nostri vestiti volano, di volta in volta, da ogni parte della mia cantina. In poco tempo, siamo nudi.
    
    Stiamo continuando a baciarci e, in più, ci siamo impugnati i rispettivi cazzi. Sento quello di Valerio, in tutto il suo vigore, nella mia mano destra. Lo stringo, lo strizzo, lo palpo, poi inizio a far scorrere la pelle avanti e indietro, ogni tanto gli accarezzo la cappella. Lui gradisce, ansima come una troietta e ricambia. Anche il mio cazzo è nella sua mano e me lo sta segando con buona foga, mi piace.
    
    Gli inizio a leccare un orecchio, poi cerco ancora la sua bocca, infine scendo. Gli mordicchio il collo, i capezzoli, gli lecco il petto, la pancia, passo la lingua su tutta la lunghezza del suo cazzo, succhio i coglioni.
    
    Lo spingo verso il tavolo, lui ci sale sopra e allarga le gambe, io continuo a leccarlo ovunque. Scendo sulle gambe, nonostante la giovane età sono abbastanza possenti, da buon calciatore qual è. Poi arrivo ai suoi bellissimi piedini. Li desidero moltissimo, inizio a leccarli, a lui piace. Non rimango troppo tempo, sono stanco e ho voglia di arrivare al sodo. Torno su con la lingua, arrivo fino al suo culo, lo tiro sul bordo del tavolo, mi carico le gambe sulle spalle e mi accuccio. Inizio a leccargli il buco.
    
    Valerio impazzisce di piacere, è scatenato. Mi stropiccia i capelli, alterna momenti in cui me li ...
    ... accarezza ad altri in cui sembra quasi volermeli strappare. E poi urla, urla come una lurida troia. Alzo un attimo lo sguardo, ha un’espressione di puro piacere stampata sul volto. Sembra sorridere, ha gli occhi chiusi, sta sudando e ansima.
    
    Riprendo a leccare come uno scannato, alterno anche l’inserimento di un dito, poi ne metto un secondo. Valerio è in totale perdizione e non ragiona più.
    
    “Scopami, scopami cazzo, scopamiiii” inizia a dire. Mi eccita il fatto che lo sussurri, perché comunque, stando in cantina, le voci potrebbero udirsi nel corridoio qualora qualcun altro facesse accesso alla zona.
    
    Decido di accontentarlo, mi rialzo in piedi, lo tiro ancora un po' di più verso di me perché sono basso e faccio fatica ad arrivare. È in una posizione scomodissima, quasi sospeso nel vuoto con io che lo aiuto a reggersi ma non dice niente, quindi decido di procedere.
    
    Punto il mio bel cazzo all’altezza del suo buchino, faccio dei piccoli movimenti rotatori, lo stimolo dall’esterno. Lui è sul punto di esplodere, vedo il suo cazzo ormai di marmo che si muove da solo, con tutte le vene cariche. Colpo secco e finalmente lo penetro. Sono dentro Valerio e inizio a spingere.
    
    Inizialmente faccio piano, sono colpi esplorativi, sto cercando di trovare la giusta posizione e il ritmo e di farlo abituare. Lui mi guarda, è totalmente impazzito di piacere. Non smette un solo secondo di ansimare, è tutto sudato e io anche, mi eccita da morire la situazione. Lo avvicino a me, lo bacio, ...
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