1. Le mie storie (110) 3ª parte


    Data: 13/04/2018, Categorie: Maturo Anale Masturbazione Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... e nonostante sia soltanto lui a sottolineare il piacere del momento con dei mugolii intervallati alle parole, lo sento di aver bagnato già le calze che il suo dito spinge sempre più dentro di me. Poi mi prende sotto la gamba sinistra e mi tira a sé per farmi sedere su di lui; assecondo la sua iniziativa e mi appoggio sulle sue ginocchia, con le mani sul volante del camion. Sento la tuta scivolare più giù ed il suo membro cercare di penetrarmi senza aver considerato l’ostacolo delle calze che cercano di proteggere la mia patata; la sua mano sinistra finisce sotto la maglia per risalire velocemente sul seno dove appena si appoggia gli fa esternare l’espressione che più volte ho sentito nella mia vita “sessuale” ovvero “che zizze grandi che hai!” La mano destra scavalla la parte posteriore del mio bacino per finire all’interno della tuta e non appena tocca i collant, (non so come giuro) li rompe con due dita aprendo il buco per infilare dentro il suo uccello. È dentro di me, mi piego leggermente in avanti e comincio a muovermi sopra di lui mentre lui lo spinge nella mia micia già abbondantemente bagnata; guardo i palazzi di Napoli e ripenso a quando, ragazza, la notte facevo sesso in macchina proprio in quel posto, lontano da occhi indiscreti e nascosto al passaggio delle persone del palazzo. Mi scopa a dovere, io godo e mi piego sul volante, lui lo toglie e dopo averlo infilato tra la coscia e la calza, viene sporcandomi completamente i collant (che già erano da buttare) e ...
    ... provocando un enorme macchia sulla tuta grigia che indosso, neanche mi fossi pisciata addosso. Scendiamo dal camion e fortunatamente la vestaglia copre “il misfatto” dagli occhi di un mio vicino di casa che salutandomi, si sofferma sulle cassette di insalata che Carmine sta portando a casa mia. Arriviamo nel giardino, un paio di viaggi per posare i regali e dopo aver fatto capolino in casa, ed aver visto che dormono ancora tutti, lo faccio entrare per offrirgli un caffè chiedendogli di fare silenzio per quanto possibile. Il tempo di sederci che dalla stanza degli ospiti, neanche a dirlo, esce Lina come al solito mezza nuda nonostante il freddo. Guardo gli occhi del mio amico giardiniere aprirsi come nei cartoni animati, salvo tornare normali quando, mia cognata accortasi della sua presenza, si chiude la vestaglia. Facciamo le presentazioni e poi dopo quattro amabili chiacchiere, congedo Carmine dandogli appuntamento di lì a qualche settimana per smontare l’albero da luci e palle. Non appena rimaniamo sole, mia cognata mi stana subito, capendo non so come che ho appena scopato; per darle soddisfazione le mostro la chiazza che mi ha lasciato per ricordo e ne approfitto per salutarla momentaneamente ed andare in bagno a farmi una doccia anche perché, per quanto riguarda il veglione sono ancora completamente in alto mare (come al solito).
    
    Dopo una doccia rigenerante ritorno in sala dove nel frattempo trovo sveglio anche Giacomo; insieme a mia cognata cerchiamo di vagliare le varie ...
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