1. Un incontro tipo.


    Data: 12/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Anonimo ma non troppo, Fonte: EroticiRacconti

    Quello che segue è un descrizione tipo di ciò che accadde il primo anno. Quando io vivevo troppo lontano per raggiungerla frequentemente.
    
    Certo, quando arrivavo non arrivavo a mani vuote ma portavo con me una dote di incontri gà organizzati. Le poche sere che stavo con lei non mi limitavo a darle il mio cazzo ma facevo in modo che ne prendesse altri.
    
    Talvolta solo tre, talvolta cinque o sei, ma anche una dozzina, fino ad arrivare a qualche una trentina (in un caso).
    
    Capitò anche che la vacca incontrasse ( in motel con il porco di turno) anche quando la raggiungevo. In genere di pomeriggio.
    
    Era eccitante incontrare le amichette che chiedevano di lei. Io e la vacca ci eravamo già preparati delle scuse preconfezionate nel caso mi chiedessero dove fosse in quel momento l’amichetta di turno.
    
    Infatti incontrare me e non lei (eravamo inseparabili) veniva spontaneo chiedere dove potesse essere la insospettabile donna ex delusa della vita che ora ha incontrato un nuovo amore!
    
    E’ dal medico, dicevo. Oppure, è andata centro commerciale e io non li reggo. Oppure altro ancora.
    
    Invece la troia era in uno dei motel a farsi montare.
    
    E poi la sera si usciva. Ufficialmente per andare da amici. Meglio se miei in quanto non conosciuti dai suoi parenti e dalle amiche quindi più sicuri nel caso ci fossero incroci di informazioni.
    
    In realtà la portavo alle varie monte già organizzate.
    
    Dopo quel pieno di cazzi fatti anche in mia presenza io ...
    ... ripartivo.
    
    Ufficialmente la vacca soffriva la mia mancanza. Anche per le amiche. Questo si pensava e si diceva.
    
    In realtà raramente la puttana ha passato più di qualche giorno consecutivo senza andare a farsi montare in qualche motel o a casa di qualche porco.
    
    Glieli trovavo io. Lei a mala pena ne aveva visionato il viso (tramite sito) e il cazzo.
    
    La vacca andava all’incontro senza nemmeno aver sentito la voce del porco di turno. Senza mai averlo nemmeno intravisto di persona.
    
    Ecco, sotto, un esempio di ciò che è accaduto.
    
    Quante volte? A decine. In quel primo anno tante, tante, volte!!!
    
    La vacca talvolta uscendo incontra parenti o conoscenti. Saluta frettolosamente.
    
    Deve fare poca strada. Un paio di vicoli secondari. Arriva al parcheggio. Le ho già detto quale fosse l’auto. Apre la portiera. Sale e prima ancora di guardare nel viso il toro dice un ciao piacere sono Anna ma parti subito al volo che qui mi conoscono.
    
    In genere io sono sul divano. A casa mia. Ben lontano da lei.
    
    Siamo d’accordo che sarò io a chiamare quando lo riterrò il caso. Ho davanti a me la tv inutilmente accesa. Senza audio.
    
    Cerco di far passare del tempo. Ho come riferimento solo il suo ultimo messaggio che diceva vado. So che il motel dista sette chilometri dal luogo di ritrovo ma devo considerare che devono entrare e dare i documenti.
    
    Sono consapevole che la puttana non ama i fronzoli e una volta entrati in camera e appoggiata la borsa il più delle volte (ancora vestita) è lei a sedersi sul ...
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