1. Le avventure di Carlo – 3o capitolo – In ufficio


    Data: 11/04/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    ... Cami? Dai che ti offro sto caff&egrave’ Feci cenno alla macchinetta, lei scelse e premette il pulsante. La macchinetta partì. Bevemmo il nostro caff&egrave chiaccherando del più e del meno, stranamente senza alcuna allusione o battuta. Finito il caff&egrave ci salutammo e io mi diressi verso i bagni. Erano due ore che mi scappava la pipì, ma per il tanto lavoro mi ero praticamente dimenticato.
    
    Tirai lo sciaquone e aprii la porta. Nella parte centrale che univa i bagni dei maschi con quello delle femmine c’erano i lavandini. Mi sciaquai le mani e le asciugai. Poi quando mi girai per uscire mi spaventai di nuovo. Camilla era li alla porta. Come aveva fatto ad avvicinarsi così silenziosamente. ‘Cami, mi hai spaventato’. ‘Non sono così brutta dai’ sorrisi e dissi ‘no affato, anzi ‘ ‘ un lungo silenzio. Si avvicinò sussurrando ‘riparlando di quel piacere che mi dovevi’. Io ero a disagio, non sapevo da che parte guardare. Ma non ebbi il tempo di rispondere. Camilla mi schiaccio contro il muro e mi baciò. Sapeva di caff&egrave e sigarette.Baciandomi mi spinse nel bagno delle donne e chiuse laporta dietro di se. Mi sbotonò ipantaloni e si sedettesulla tazza del water. Tirò giù i miei mantaloni. Il mio pene eretto saltò fuori dalle mutande. Lo prese con due mani scappellandolo e guardandomi. Poi appoggio la lingua sulla punta che era già un pò bagnata. Togliendola si formò un filamento lunghissimo e trasparente. Stringeva la mano saldamente attorno al mio cazzo e con l’indice ...
    ... dell’altra tocco la punta formando un altro filamento. Sorrise e sempre guardandomi con quegli occhioni troppo truccati se lo mise in bocca. ‘Ah, Cami.’ Iniziò a pompare prendendolo in gola. Io assecondavo i suoi movimenti. Sentivo come ogni tanto lo tirava un pò fuori girando la lingua sulla cappella, per poi rimetterselo in gola. Quando sentivo che stavo per venire la fermai. Le dissi di rimanere seduta e le tolsi le scarpe. Sbottonai i suoi pantaloni e sfilai mutande e pantaloni contmporaneamente. Le sue gambe e il suo sedere erano molli e piene di cellulite. La sua fica non si vedeva nemmeno fra tutto il grasso ed il pelo che la circondavano.
    
    Mi inginocchiai davanti a lei le aprii le gambe con le mani e ammirai lo spettacolo. La sua fica era già tutta bagnata e il suo succo vaginale aveva inzuppato tutto il pelo attorno. Ci affondai il viso laccando e aspirando tutto il suo succo dolciastro. Aveva un odore pungente di sudore e pipì. Leccai spingendo la mia lingua più in profondità possibile, poi stuzzicandole il clitoride. Avevo perfino i capelli bagnati. Ogni tanto alzai la testa per prendere aria. Vidi che si era tirata su la camicia e il reggiseno facendo penzolare i suoi seni molli. Con una mano iniziai a massagiarle le tette pizzicandole i capezzoli. Lei sussultava dal piacere. Poi all’improvviso mi prese la nuca ansimando spingenomi la faccia nella sua fica. Io leccai con più foga. Girò e si afflosciò. Era venuta. Io continuai a leccare ma lei mi fermò. Prendendo ...