1. Magnifica vivacità


    Data: 10/04/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Siamo abbastanza stanchi, in tal modo ci abbandoniamo sul divano oziosamente, pigramente scomposte e svogliate come farebbero degli uomini davanti al televisore, io afferro nelle mani un libretto sottile, che giammai diresti che possa contenere tanta immaginazione e tanta forza, so che cosa aspettarmi, lei invece chissà. Lo apro frattanto in corrispondenza del segno sul quinto racconto e inizio a leggere senza fretta dove si narra di strade affollate, di vari artisti, di numerose modelle, di caff&egrave e di salotti d’una velata ma zeppa copertina di Londra degli anni ’30. C’&egrave una tale eleganza e una finezza nella forma e nel tono, che sembra definire i contorni d’una cartolina d’epoca in bianco e nero, scritta in bella calligrafia da una donna al proprio amante.
    
    Le scene prendono forma in sfumature sottili nella mia mente, prive di descrizioni ambiziose e velleitarie, ma percorse da un delicato appetito di fondo, dove rivelano desideri nascosti, unitamente a affanni, inquietudini e preoccupazioni mal occultate. Leggo non per me sola, leggiamo di colazioni romantiche e di trofei di caccia in terre selvagge, poiché le calde atmosfere colorano la luce della stanza, le tende di semplice cotone, il tessuto del divano, un morbido velluto nel quale sprofondiamo tra i cuscini. Leggiamo di camicie leggere, di sottovesti lunghe e raffinate, d’amicizie intime e di soffici seduzioni, di baci particolari e di carezze private. Spiamo inoltre fantasie altrui, stregate dal ...
    ... fascino che esercitano dall’abilità nel trascinarci in un vortice di morbide sensazioni.
    
    Adagiata in maniera flaccida sul cuscino il suo sguardo si perde mite su d’un punto imprecisato della parete, io sento il mio corpo flessuoso e rilassato, in qualche modo dominata, ipnotizzata e a tratti ubriaca. Tento di recuperare la lucidità per leggere, ci provo non senza fatica, in quanto la bocca &egrave secca, il respiro breve e la mente fermamente altrove. Lei mi guarda in maniera seria come non l’ho mai vista, pare immusonita, quasi assente, distante e narcotizzata. Mi mancano le forze per formare un sorriso e appoggio il libro aperto sul cuscino accanto a me, perché il suo sguardo adesso &egrave caduto sul tappeto, adesso senz’accorgermene con il braccio teso sto accarezzandole adagio la guancia, poi quelle labbra tenere. Mi chino sul suo viso dapprima in maniera incerta, in seguito non incontrando alcuna resistenza assaggio piano la sua bocca, dato che la sua espressione resta preoccupante e seria con gli occhi socchiusi.
    
    Io proseguo nel baciarla in modo più deciso mentre la cingo carezzandole le spalle, poi il collo, lei risponde in modo consono ai miei gesti finalmente accettandomi. Io avverto che la mia villosa fica m’impone dei segnali, degl’impulsi elettrici, incuriosita ed eccitata dalla situazione inedita che m’avvolge. Nel mentre le infilo una mano sotto la camicia sfiorandole i fianchi, mentre sento le sue al tempo stesso che mi percorrono la schiena. Non raggiungo ...
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