1. Alla prossima occasione


    Data: 09/04/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Lei m’apre la porta con un sorriso accogliendomi e riscaldandomi istantaneamente l’animo, mi fa rapidamente entrare, richiude la porta con due giri di chiave e m’aiuta a svestirmi dal pesante giubbotto che indosso, appendendolo in seguito all’attaccapanni. E’ alta quasi come me, ha un viso aperto, pulito e pieno di vita di chi scruta curioso e interessato il mondo, indossa un paio di ciabattine rosa, dei calzini gialli corti di lana e un maglione lungo che le arriva fino alle ginocchia. Ha due collanine, una di perline di vetro e una catenella d’oro, mentre osservo che ha dei fianchi aggraziati e un seno direi prosperoso ma ben proporzionato per la sua corporatura.
    
    La massaggiatrice mi rilasserà un pochino suppongo io, anche se l’annuncio informava che avrebbe fatto qualunque cosa, a me importa soltanto avere un contatto umano. Io chiedo il suo nome e lei mi riferisce di chiamarsi Jaineba, la ragazza &egrave originaria del Mozambico e mi comunica che si trova in Italia solamente da un anno, che fa la parrucchiera e studia l’italiano in una scuola serale che frequenta tutti i giorni. Ha compiuto da poco ventisette anni, devo però ammettere anche se non padroneggia ancora benissimo la mia lingua, &egrave ciononostante bene in grado di parlare e di scambiare idee. Lei sorride sempre, &egrave festosa e giuliva, in quanto mi guarda sempre negli occhi, quei due occhi meravigliosi che ti scrutano silenti facendoti la radiografia e mettendoti a tuo agio, non ha un filo di ...
    ... trucco, possiede un carisma misurato ma penetrante, in aggiunta a ciò emana un profumo caratteristico di donna che io avverto benissimo.
    
    Lei si prepara per levarsi il maglioncino, ma io la fermo subito dopo avere notato mentre lo solleva, che le sue natiche rotonde sono prive delle mutandine. Io le dico che non voglio subito andare al sodo e probabilmente rimarrà alquanto meravigliata da quello che desidero da lei, in tal modo riporta il maglione dov’era e accetta l’inverosimile richiesta, allora inizia a spogliarmi lentamente e facciamo un po’ di conversazione leggera. Nel frattempo le chiedo di episodi generici e universali per rompere il ghiaccio e instaurare un filo di comunicazione e intanto osservo discretamente la piccola stanza pulita e arredata con pochi oggetti, però piuttosto assettata e ben ordinata. La finestra &egrave leggermente aperta, l’aria &egrave gradevole, una tenda colorata e piuttosto fitta lasciano entrare la luce del pomeriggio, però non lascerà vedere nulla di quello che succede all’interno della stanza. Il letto &egrave pulito, ordinato e senza cuscini, mentre una sedia serve per posare i miei vestiti. Jaineba al momento m’ha quasi spogliato completamente, con un sorriso si sposta da me e si dirige verso la finestra chiudendola e tirando bene la tenda, poi nuovamente, direi automaticamente inizia a levarsi il maglioncino, io le dico di farlo lentamente, lei comprende e mi sorride, malgrado ciò fa di testa sua e nello spazio di cinque secondi si libera ...
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