Il nostro paradiso
Data: 08/04/2018,
Categorie:
Sensazioni
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... circondati da piante fiorite e colorate, alloggiate anche loro in vecchi bidoni e in vasi di fortuna, perché una vista stupenda s’apre sulla collinetta coltivata e poi sul mare blu intenso, di tanto in tanto macchiato dal bianco candido di qualche vela. Un profumo particolare di rosmarino e un concerto composto di vari cinguettii ci fanno sentire in paradiso. Nonostante siamo partiti ieri sera e abbiamo appena sonnecchiato sul traghetto, non ci sentiamo per nulla stanchi e la voglia di godere di questo paradiso ci porta a uscire al più presto. Sul pianerottolo delle scale quasi ci scontriamo con il nostro vicino di camera che a malapena ci saluta ed entra nella sua stanza. L’impressione iniziale è che sia un tipo arcigno e burbero, noi avvisiamo la signora che usciremo e che non torneremo per il pranzo, ci facciamo indicare il viottolo che porta al mare e c’incamminiamo. La strada non è lunga, attraversiamo dei campi coltivati fino ad arrivare in una zona brulla dove la terra è mista alla sabbia e la vegetazione cambia, giacché è fatta di cespugli bassi e spinosi costeggiati da serpentine di vialetti naturali. L’odore di rosmarino è più forte ed è misto all’odore del mare, seguendo i viottoli arriviamo in un’incantevole baia, dato che adesso con noi c’è soltanto il rumore del mare a farci compagnia.
Gabriella e felice e tanto mi basta per esserlo anch’io. La baia è stupenda, raccolta e circondata da collinette di sabbia e di ...
... cespugli, la spiaggetta che offre è di sabbia bianchissima che sprofondando nel mare lo rende quasi cristallino. Un turchese chiarissimo, un invito ad accomodarsi, siamo da soli nel paradiso terrestre, io e lei, io e la mia compagna, la mia amica. Stendiamo gli asciugamani che avevamo nello zainetto, ci spogliamo e iniziamo una corsa sfrenata verso il mare, corriamo a perdifiato, schizzandoci come due ragazzini fino a cadere in acqua assieme sfiniti. Riemergiamo ridendo e abbracciandoci, l’acqua ci arriva a mezzo busto e sento il calore del corpo di Gabriella avvolgermi, sento la sua pelle a contatto con la mia, sento la pressione del suo seno sul mio petto, sarà la situazione, il luogo o non so che cosa, però l’effetto è immediato. Sento crescere l’eccitazione e assieme a lei, sento crescere il volume dei miei pantaloncini.
Gabriella mi spinge facendomi cadere steso in acqua e scappa ridendo, così approfittando del vantaggio si sfila il costume e me lo mostra con aria di sfida. Io sono eccitato, raccolgo il duello e l’inseguo verso la spiaggia e la raggiungo non appena usciamo dall’acqua nei pressi dei teli stesi. Ci cadiamo sopra abbracciati e ci baciamo, sento il sale sulla sua pelle, sul suo seno e tra le sue gambe. E’ un cocktail buonissimo, il suo sapore è un po’ aspro misto al sale, m’appassiono per leccarla e cerco di raccogliere ogni goccia tra le sue labbra. Adesso anche lei vuole la sua parte, eppure si sottrae da me, mi sfila il costume e con ...