1. Il nostro paradiso


    Data: 08/04/2018, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... con un grembiule da cucina a quadroni bianchi e rossi. E’ lei la padrona di casa, una vedova di circa cinquantacinque anni che vive sola da quando i figli sono partiti per la Germania dove hanno trovato un ottimo lavoro in un cantiere edile ci fa eco lei, accogliendoci con un sorriso e con un’infinita gentilezza mettendoci subito a nostro agio. Da qualche tempo affitta le camere che appartenevano ai figli per arrotondare la somma che puntualmente i figli le inviano ogni mese.
    
    Lei ci mostra quella piccola dimora umile ma decorosa, ci colpisce ancora la pulizia e appena entrati in cucina un odore meraviglioso di pane appena sfornato ci pervade riempiendoci le narici. Per tutto il tempo non fa che farci i complimenti, dice che siamo una bella coppia, paragona Gabriella alla sua nuora tedesca raccontandoci delle sue doti. Noi la seguiamo mano nella mano e anche se la conversazione &egrave piacevole non vediamo l’ora che ci mostri la nostra camera, quella camera che rappresenta per noi l’intimità e la privatezza che da tempo cerchiamo, il nido in cui poterci rinchiudere per coccolarci e per stupirci ancora di questo viaggio che finalmente &egrave diventato realtà.
    
    Ecco che iniziamo a salire al piano di sopra dove sono collocate le stanze da letto. Anche qui si parte da lontano. C’&egrave un corridoio con quattro porte, ci mostra la sua stanza con adiacente il bagno, poi passando dinanzi alla terza porta lei abbassa la voce e ci dice che c’&egrave un altro ospite nella casa, ...
    ... un signore francese che &egrave lì già da un mese. A questo punto tocca a noi, ecco finalmente schiudersi la porta della nostra stanza. C’&egrave un piccolo ingresso con la porta del bagno sulla destra e sulla sinistra la camera con un grosso letto matrimoniale, infine ringraziamo la signora e ci congediamo. Non appena richiusa la porta e poggiati a terra i borsoni e lo zainetto, ci abbracciamo con entusiasmo e voliamo sui letti finalmente soli. Il letto ha un materasso rigido coperto da lisce lenzuola fresche di bucato, la testata di legno &egrave molto vecchia e sul nostro fianco destro c’&egrave un comò, dello stesso stile della testata, coperto da un centrino fatto con l’uncinetto. Di fronte a noi, al centro della parete, un vecchio armadio e sul suo fianco una poltroncina, la parete laterale &egrave libera e al centro c’&egrave una grossa finestra chiusa da persiane di legno di colore azzurro. Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere per la felicità, siamo ancora stesi sul letto e in un abbraccio iniziamo a rotolarci sulle lenzuola, intrecciando le nostre gambe per sentirci più attaccati e incrociando le nostre lingue in un bacio senza fine. Non so quanto tempo sia durato quest’abbraccio, però la sua intensità la ricordo ancora.
    
    Una sorpresa ci si &egrave presentata quando ci siamo alzati e abbiamo aperto i grossi scuri, sì, un terrazzino stupendo grande quanto tutta la camera era nascosto da quegli infissi. Due poltroncine, uno sdraio e un piccolo tavolino sono ...
«1234...8»