1. Accorgersi d’essere indifesi [Autobiografico]


    Data: 07/04/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    La rivalsa, o meglio se preferite la ritorsione o la vendetta che dir si voglia, &egrave una di quelle pietanze che va adoperata e servita a distanza di tempo, possibilmente controllata, flemmatica, fredda e impersonale. E’ un luogo comune dirlo? Forse sì, sennonché non in questo caso, visto che non si tratta d’una punizione né d’una ripicca, piuttosto, di voler soltanto replicare e far capire che cosa si prova nell’essere stati legati e tenuti nella totale fiacchezza, nella piena inadeguatezza e nella completa impotenza. L’essere controllati, ispezionati e soggiogati per l’appunto, senza poter fare il pur minimo movimento, ma soltanto guardare cercando di decifrare e d’interpretare attraverso gli occhi imploranti, il prossimo movimento di chi ha scelto di spassarsela e di farti godere sfruttandoti in maniera bizzarra e stravagante. Restare fermo, sì, ecco, per forza, come potrei diversamente?
    
    I legacci segnano i miei polsi, l’estasi &egrave sublime, inenarrabile, sentirsi impotenti senza il diritto di replica, senza poter dare seguito alla scapestrata e sfrenata lussuria d’una donna desiderosa di mangiarti tutto &egrave alquanto esagerato e paradossale, e in ugual modo enormemente bizzarro, ricercato e sconclusionato. Subire il tutto, sapere che potresti rimanere inerme e senza forze su quel letto legato ti manda rapidamente il cervello in fumo, intanto che i pensieri s’accavallano di continuo. Che cosa farà adesso? Quale sarà la prossima mossa? Come reagirò? E se lei ...
    ... non sarà soddisfatta, quale altra arma userà?
    
    Io vi dico chiaramente e innegabilmente che non &egrave per niente comodo né facile essere scopati così, perché alla fine nulla di quei mille interrogativi &egrave rimasto dentro di me, perché su quel letto, alla fine sono rimaste solamente le tracce di quegli amplessi senza fine, quel miele di entrambi, bevuti, leccati e sparsi sui nostri corpi, oltre alla certezza d’aver sperimentato e trascorso una notte di sesso infinita. Mi vendicherò, la castigherò, la condannerò? No, non &egrave una vendetta che cerco e neanche devo dimostrare che posso ripagarla sdebitandomi con la stessa moneta. Anna, malgrado ciò, ha fomentato e ha suscitato in me una situazione nuova, non dico sconosciuta totalmente, ma uno stato d’animo consapevole di gradimento, dato che sono sicuro di poterla portare anch’io lì dove lei mi ha gradualmente condotto.
    
    Oggi &egrave una notte d’un afoso giorno di luglio dal caldo insopportabile e opprimente, perciò come succede sovente il mio condizionatore attualmente fa i capricci. Io giro e mi rigiro nel letto, per il fatto che il caldo mi toglie il riposo e nello stesso momento il mio pensiero vola, dal momento che negli occhi si susseguono spezzoni di quelle situazioni trascorse e vissute quella notte, ricordo quel ghiaccio sui capezzoli, la lingua avida e le labbra che succhiano. Alla fine però il sonno finalmente mi conquista raggiungendomi, mentre nella mia mente continuano queste memorie che mi fanno vibrare, ...
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