1. Giulia p, la cugina milanese - capitolo 3:giovedì


    Data: 07/10/2017, Categorie: Incesti Autore: Carlocarlo2, Fonte: EroticiRacconti

    ... apostrofarmi in quel modo: mi ritenevo un adulto, intellettuale, profondamente acculturato e poco incline alle romanticherie, ma quando pronunciò quella breve frase qualcosa dentro mi si sciolse..
    
    “E tu, di te, che mi racconti?” ripresi, con la voce incerta; lei ridacchiò..
    
    “Che vuoi sapere, moccioso?” mi apostrofò in tono canzonatorio..”Se ho il moroso?!”
    
    “No, non ce l’ho il moroso!” motteggiò..”..non ho mai avuto tempo per i morosi!”
    
    Poi, continuò, ma in tono molto serio..
    
    “Troppo da studiare!”
    
    Fece una pausa e guardò l’orizzonte come se cercasse le parole per continuare, poi riprese..
    
    “Carlo, a Milano bisogna darsi da fare, per emergere bisogna essere i migliori, prendere buoni voti; per eccellere, bisogna sgobbare, e tuo zio Virgilio è un mastino e non mi da tregua; pensa che questa vacanza all’Elba è stata la mia prima vacanza; mi ha lasciata andare solo perché sono riuscita a convincere Alice, la mia più cara amica, a partire con me, e perché ho promesso di chiamarlo tutte le sere!”
    
    L’unica volta che ero andato in gita io, era stato con la classe di Istituto Tecnico che frequentavo, la quarta: con il pullman di linea, ma accompagnati da un paio di professori ed un assistente, eravamo andati alla Fiera dell’elettronica a Roma; dopo un po’, infastidito da tutta quella confusione, m’ero infilato nel padiglione dove, gratuitamente proiettavano un film con Monica Viiti, La ragazza con la pistola!
    
    Giulia invece, era partita da Milano, con un’amica, ...
    ... ed era andata in tenda all’Elba, qualcosa di paragonabile al viaggio di Jack Kerouac e del suo amico Neal: le espressi tutta la mia incondizionata stima..
    
    “Ma.. non hai avuto paura? le domandai un po’ ingenuamente..
    
    “Tantissima Carlo, tantissima!” rispose lei candidamente, e scoppiammo a ridere come due bambini che hanno fatto una marachella..
    
    “Pensa che, tranne che per brevi pisolini, i primi due giorni non ho praticamente mai dormito! Il campeggio era pieno di motociclisti che bevevano un sacco di birra, ruttavano, scoreggiavano e intonavano cori da ubriachi..” continuò lei; io, neanche c’è da dirlo, pendevo dalle sue labbra, e nemmeno mi sognavo di interromperla..
    
    “Poi, il terzo giorno, uno di loro, mentre passavamo per andare al parcheggio, ci ha invitate a bere.. era un bel ragazzo, tedesco, molto educato e gentile.. io e Alice ci siamo guardate e ci siamo dette”perché no?!” così abbiamo scoperto che, quelli che sembravano delinquenti erano ragazzi di ottime famiglie, molto istruiti, e molto simpatici, e siamo diventate le loro mascotte; di giorno, io e Alice abbiamo scorrazzato per tutta l’isola che, per inciso, è una meraviglia! Poi, la sera, loro preparavano la brace e arrostivano una quantità impressionante di würstel e altra carne, che mangiavamo finché ce n’era e annaffiavamo con tanta birra..
    
    Si mise le mani sulla pancia come se volesse misurarsela..
    
    “Infatti..” mi invitò a guardare..”ho preso almeno un paio di chili!”
    
    Le feci no con la testa, ...