1. Giulia p, la cugina milanese - capitolo 3:giovedì


    Data: 07/10/2017, Categorie: Incesti Autore: Carlocarlo2, Fonte: EroticiRacconti

    Giulia, la cugina milanese - capitolo 3: giovedì
    
    Quando tornai in soggiorno, trovai mio padre che, dopo avere disposto numerose fette di prosciutto al centro di un vassoio, piazzava delle fette di melone sul bordo..
    
    “Mamma?” gli chiesi non vedendola.. e lui indicò il cucinotto con un movimento della testa: quell’uomo,era sempre stato un mistero impenetrabile -almeno per me, perché mia sorella invece, se lo rigirava come un calzino!- perciò, senza indagare sui motivi di a uel suo mutismo ostentato, andai di là; mia madre stava lavando dell’insalata e tirava su col naso.. “È per colpa mia?” le domandai sottovoce, abbracciandola da dietro..
    
    “Che dici, scemo...” mi rassicurò: di nascosto si asciugò gli occhi con un rapido gesto furtivo
    
    “Ho capito: è nervoso per l’arrivo improvviso della nipotina..” le dissi contrariato: con un cenno del capo mi dette ragione, poi, per togliersi dall’imbarazzo, mi spinse fuori dal cucinotto..
    
    “Giulia è in terrazza a prendere il sole.. vai a farle compagnia, intanto che prepariamo la cena”
    
    Uscii sulla terrrazza, che poi non era altro che il tetto del garage che mio padre, sacrificando buona parte dell’orto, aveva personalmente edificato, e che poi aveva piastrellato, ottenendo un praticabile; era comodissimo perché ci si accedeva direttamente dal soggiorno, perciò, ci aveva pure piazzato un tavolo e delle sedie, e ci cenavamo d’estate; Giulia, aveva aperta la sdraio in un angolo: aveva inforcato gli occhiali da sole e ...
    ... sembrava che dormisse; presi anch’io una sdraio e la posizionai accanto..
    
    “Dove sono tuo fratello e tua sorella? Non li ho ancora visti..” mi domandò, in vena di fare conversazione..
    
    “Gianni è con la sua ghenga: ha solo 11 anni, ma è già un teppista!” feci un mezzo sorriso, immaginandolo a caccia di lucertole: con degli archi rudimentali, e le stecche di ombrelli rotti usate come frecce, infilzavano crudelmente centinaia di bestioline..
    
    “Roby sarà a casa della sua amica del cuore, Paola ad ascoltare stupidi dischi romantici, e a spettegolare delle amiche che hanno il fidanzato!”
    
    La conoscevo Paola, l’amica di Roby, mi faceva gli occhi dolci; c’eravamo pure baciati, ma a me non piaceva: era bassa, grassa, sempre sudata; il suo odore, quello del suo sudore denso di ormoni, mescolato con quello acuto del deodorante, mi faceva vomitare perciò, appena intuivo che sarebbe stata nei paraggi, cercavo di evitarla come la peste..
    
    “Ma tu..” mi guardò in tralice, la voce s’incrinò leggermente..”ce l’hai la fidanzata?
    
    “Ma che dici?!” scoppiai in una risata falsa che non la convinse..
    
    “Vai vai furbetto!” mi canzonò, mentre io diventavo rosso come un pomodoro maturo; cercai di rimediare..
    
    “Beh..” cincischiai..”.. una ci sarebbe..” voltò lo sguardo incuriosita..
    
    “..E??”..
    
    “ E non mi piace..” confessai, facendola ridere di gusto..
    
    “Sei un moccioso..” commentò..”.. un adorabile moccioso!”
    
    Avrei ucciso chiunque altro al mondo (mia madre compresa) avesse osato ...
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