1. I Signori


    Data: 06/04/2018, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: lolyslave, Fonte: RaccontiMilu

    Li sentì. Strisciavano come serpenti dalle squame brillanti, facevano le fusa come gatti, accarezzandole le gambe, la pelle, la mente, l’anima, il profondo. Stavano all’erta ed attendevano al buio, pronti a spiccare il balzo quando fosse stato il momento più opportuno. Aspettavano con pazienza, pregustando un finale saporito. Nascosti nell’ombra, come tanti piccoli occhi gialli e sinistri, osservavano quelle dita lavorare sulla pelle, con passione e con fervore. Descrivevano piccoli cerchi in senso orario e carezzavano ogni cellula nervosa con delicatezza, con lentezza, con calma, quasi a voler donare una piacevole tortura. A mano a mano che il tocco diveniva più intenso e profondo la sua pelle si bagnava, iniziava a grondare, le sue labbra si gonfiavano, stracolme di piacere, il suo sesso si apriva pronto ad esplodere di piacere, pronto a donarsi a quella forza sconvolgente. E, proprio sul più bello, proprio quando sentiva il suo corpo perdere il controllo, quando i muscoli lì sotto iniziavano a contrarsi, quando i sospiri si trasformavano in gemiti ecco che loro, i Signori della perversione spuntavano dalle tenebre e ghermivano la mente e l’anima della ragazza, facendole proprie.
    
    Mille pensieri le attraversavano la testa mentre veniva, mentre godeva, mentre perdeva, finalmente, il controllo. Immagini vivide, immagini intense, immagini di follia, immagini di’.. di.
    
    Poi tutto finiva e lei ritornava alla normalità. I Signori si ritiravano nelle proprie abitazioni, ...
    ... aspettando con ansia il prossimo amplesso, il prossimo orgasmo per poter balzare nuovamente sulla vittima.
    
    Mani. Vedeva mani. Vedeva due mani sul suo liscio e candido collo. Le mani iniziavano a stringere il suo collo e due occhi la fissavano. Lei ammirava quegli occhi e ci si perdeva. Non aveva paura, non sentiva terrore o ansia o angoscia. Non voleva fuggire. Voleva rimanere lì e sciogliersi in quello sguardo, donarsi a quelle dita. Si fidava di lui. Gli avrebbe affidato la vita.
    
    Voleva per una volta affogare, voleva volare. Lo guardò e nel suo sguardo non c’era traccia di incertezza né di preoccupazione. Era determinata.
    
    Parole silenziose uscirono dalla sua bocca, parole che soltanto lei sentì. ‘Sì”.
    
    Le mani iniziarono a stringere sempre di più.
    
    I suoi occhi color nocciola si abbracciavano con quelli di lui, mentre tutto la abbandonava. Le braccia ed il corpo diventarono sempre più leggeri, quasi fosse imbottita di piume. I suoni divennero via via più lontani, smorti, e le immagini iniziarono a perdere nitidezza, a diventare confuse. Sentiva che c’era quasi. Ed eccola quella magnifica sensazione, forte come un orgasmo’ in quel mentre sentì di essere uscita dal proprio corpo. Era come se la sua anima la stesse osservando dall’alto, come guardarsi da fuori.
    
    E poi’. Lo sentì’ l’ultimo respiro. Poi il buio.
    
    Si svegliò qualche secondo dopo. Sentiva le labbra di lui che le sfioravano la bocca, le gote, la fronte e quelle mani che fino a poco prima l’avevano ...
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