1. La badante di mia zia


    Data: 02/04/2018, Categorie: Hardcore, Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... nigeriana-mezza italiana, viveva a tempo pieno a casa della zia cucinava, puliva e faceva compagnia. Interessanti erano anche le sue due grosse tettone che pulsavano sotto ad un vestitino da lavoro nero esageratamente corto e scollato.
    
    Tra il lungo viaggio e i preparativi erano 24 ore che non chiavavo. Per me abituato a bollare la cartolina ogni giorno era un bel problema, tanto più che il mio anguillone iniziava a pulsare. Tra la voglia insita in me, tra le coscie calde di zia Tina che ogni volta che si sedeva era tutto un bel vedere avevo un eruzione di sperma incontentinebile nei coglioni. Ora, in più c'era la servetta con quelle tettone.... Insomma dopo cena quella sera ci provai. Lascia la zia da sola a godersi la Tv in salotto e raggiunsi Kisha in cucina che stava lavando i piatti.
    
    Chinata sul lavello, il vestito sollevato era tutto uno spettacolo. Si vedevano le attaccatture della calze autoreggenti, si vedevano spuntare le chiappone grasse sotto al minuscolo perizoma... Sarebbe bastato un passo, scostarlo appena come un dito per fottermela...
    
    Ma non sono un violento. Così andai cauto. La salutai e lei mi salutò. Iniziammo a parlare del più e del meno, la feci parlare del suo lavoro, seppi che non era sposata e viveva ancora con sua madre e al momento giusto le dissi secco "E scopare scopi?".
    
    Lei si bloccò era evidentemente imbarazzata. Così presi la ramazza lì accanto "Scopi?" dissi ridendo.
    
    Anche lei rise, rise persino troppo. Finì di lavare i piatti ...
    ... e ci sedemmo a chiacchierare. Stavolta, forse im maggior confidenza fu lei a dirottare il discorso sul sesso. Iniziò dicendomi che aveva letto i miei libri. "Non tutti..." precisò.
    
    "E ti sono piaciuti?". "Si divertenti" sorrise. "Posso sapere una cosa però" chiese.
    
    "Chiedi pure. Tutti i miei fans fanno domande".
    
    "Quella cosa che hai scritto in fondo alla pagina è vera?".
    
    Non era la prima a chiederlo. Quella porca della mia editrice, una che di solito correggeva i miei libri facendosi un grilletto aveva av uto l'idea di precisare nelle note biografiche che avevo davvero un cazzo di trenta centimetri come quasi tutti i protagonisti maschili delle mie storie. La cosa diceva era importante per meglio caratterizzarmi come autore. Certo incuriosiva molti e non era raro che mi chiedessero di poterlo vedere.
    
    Così colsi la palla al balzo "Ma no esagera saranno al massimo 28, 29 se proprio sono in tiro. Ecco vedi" le dissi e con un rapido colpo calai i pantaloni e il mio cazzo espolose fuori. La bestia.
    
    "Ecco vedi, le dissi, non è ancora durissimo, per quello ci vuole un lavoro di bocca ma...".
    
    "E' molto grosso" disse lei.
    
    "Vuoi misurarlo?" risi io.
    
    "Si, facciamolo bello duro e poi lo misuriamo" rise lei.
    
    Era nella posizione giusta davanti a me. Dovette solo allungare appena appena la bocca e la mia cappella le sfiorò le grosse labbra carnose.
    
    Ci sapeva fare. Mi passò bene bene la lingua sulla cappella e poi lo ingoiò in bocca piano piano bagnandomelo ...