1. Segandomi su Marta


    Data: 29/03/2018, Categorie: Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... di sborra, di glassa bollente, bagnarla di fiotti e fiotti di succo dei miei coglioni, sfogare anni di seghe represse sul suo sfintere devastato da cazzi sconosciuti.
    
    “Alberto quando mi sfonda vuole sempre venire nel culo ... il porco! Non gliel'ho mai detto ma mi fa impazzire sentirlo pieno di sperma”
    
    “cazzo sorella non dire queste cose....cazzoo!!”
    
    Mi sentivo esplodere i coglioni. Due bombe a orologeria, due palle enormi cariche di succo, e quasi potevo toccarle l'ano con la cappella, mentre con la mano sinistra le accarezzavo una chiappa.
    
    “dai fratellino...sono convinto che sei anche tu pienissimo... attento a dove vieni eh!”
    
    “si sono pieno... cazzo... hhh...hh”
    
    Una scarica violenta lungo la schiena.
    
    “Attento, punta l'arma lontano dalla mia figa... sborrami sul culo...sulle chiappe dai...scarica le palle...”
    
    Non mi feci pregare due volte.
    
    Ruotai la mazza dura verso la natica sinistra. E lasciai partire il primo fiotto. Uno schizzo debole ma denso, carico, che la raggiunse in piena chiappa. Il secondo però era un proiettile, un missile caldo seguito a ruota da una fontana di succo colante.
    
    Un vero lago di sborra.
    
    “Cazzo fratellino...che ne avevi nelle palle...”
    
    Scrollai le ultime gocce sul ...
    ... pavimento.
    
    “puliscimi dai...non posso muovermi... prendi le salviette inumidite nel cassetto...”
    
    Le cercai, le presi.
    
    Quando tornai lei era ancora a pecora. Bella e troia, non faceva una piega. Ma la glassa eburnea che le rivestiva il culo aveva preso a colare in rivoli e rivoletti. Uno di questi, ribelle, era scivolato lento verso l'ano, incoronandolo di succo ancora caldo.
    
    “cazzo... è arrivata un pò sul tuo culo!”
    
    “pulisci...”
    
    E spinsi le mani nel suo antro proibito, sfiorandolo solo dall'esterno, dalla salvietta, non rinunciando però al contatto proibito. Le ripulii per bene il culo dalle tracce del gioco i****tuoso. Saliva a galla, lento ma inesorabile, il sapore del senso di colpa.
    
    “Okeii!! contento?”
    
    La porca si tirò velocemente su le mutandine. Senza neppure andare in bagno. E si girò verso di me.
    
    “Cioè...vuoi dire che non ti voglio bene? Quale sorella farebbe una cosa così? Ma non abituarti...è la prima e l'ultima volta... cercati una femmina... che quel coso te lo mangeranno!”
    
    La guardai senza parlare.
    
    Avevo ancora il cazzo di fuori, barzotto.
    
    Inutile dire che quel giorno non risolse per niente i miei problemi. Ora mi ammazzo il triplo di seghe sul culo di mia sorella.
    
    Il triplo, e sto approssimando per difetto. 
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