1. Storia interattiva


    Data: 26/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Danielalav, Fonte: RaccontiMilu

    ... punizione dantesca, che avrebbe dovuto accettare qualunque condizione avessi posto.
    
    Tentenno’, cercò di mediare.
    
    Chiusi di colpo la comunicazione, andai in bagno, mi spogliai completamente nuda. Mi feci delle foto con l’autoscatto mentre uscivo dalla doccia, mi rivestii e le caricai sul computer.
    
    Lo richiamai, era ancora connesso su Messenger.
    
    Sembrò sollevato, sicuramente pensava che tutto era andato all’aria e che sua moglie avrebbe scoperto tutto.
    
    Gli inviai le foto.
    
    “vedi?” gli dissi “noi possiamo entare nella tua vita quando e come vogliamo, possiamo mandare in giro anche le foto di tua moglie se e quando vogliamo”
    
    A quel punto capitolò. “Va bene, avete vinto, farò tutto quello che vorrete”.
    
    Aveva ceduto “Bene, allora da adesso sappi che sarai nostro schiavo, imparerai a servirci e a darci piacere. Ogni volta che un nostro socio ne avrà voglia, si collegherà con te e tu dovrai fare ogni cosa ti ordinerà. Tutto, qualsiasi cosa. E sempre con la cam accesa”.
    
    Lo immaginaii impallidire dall’altra parte. “Sei solo ora? chiesi. Mi rispose di si, era in ufficio ma era solo e lo sarebbe stato ancora per un po’.
    
    “Benissimo” dissi “accendi la cam, ora”.
    
    Avevo messo un pezzo di nastro isolante sull’obbiettivo della mia in modo che non potesse vedermi e non avrei parlato ma solo scritto.
    
    Lo invitaii ad accendere la cam, lui accettò.
    
    “il viso, mostra bene il viso” aveva la cam non puntata in faccia, segno evidente di imbarazzo. La spostò e si ...
    ... inquadrò sul viso.
    
    “Bene, adesso allontanati un po’ e spogliati, ti voglio completamente nudo”
    
    “Ma…no…io…” iniziò a balbettare
    
    “Se entro quindici secondi non sei nudo come un verme, chiudo la comunicazioe ed inizio ad avvisare tua moglie”
    
    Restò immobile altri tre secondi, poi si rese conto di non aver scelta e si spogliò in maniera frenetica.
    
    Quando ebbe finito, gli scrissi di avvicinarsi e di chiedere scusa
    
    “mi scusi” disse.
    
    “Mi scusi, Padrona devi dire”
    
    Arrossì, di rabbia e di vergogna, a testa bassa e a bassa voce disse “Mi scusi padrona”
    
    “Non ho sentito” replicai “urlalo”
    
    Ancora un gesto di rabbia e di impotenza nei suoi occhi “mi scusi, padrona” urlò
    
    “bene, hai visto che non era poi così difficile? Dato che stai imparando a fare il bravo ti darò un piccolo premio, così capirai che se collabori potrà anche essere piacevole per un maialino come te. Inizia a masturbarti”
    
    Si immobilizzò.
    
    Digitai ancora “Forse non sei un porcellino come credevo ma solo un lurido feticista che gode nell’essere punito. Se è così sarai prontamente accontentato”
    
    Immediatamente si prese in mano l’uccello flaccido per la vergogna e cominciò a masturbarselo con impegno.
    
    “dai, non dirmi che non ti diventa duro, sapendo che la tua padrona ti guarda”
    
    Notai che quasi immediatamente la sua erzione migliorò. Dunque non era poi così insensibile al fascino della dominazione. Chissà come mi immaginava.
    
    Adesso era molto duro e Patrizio dimostrava di provare ...
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