1. SUCCEDERA’?…..FORSE Sì….O FORSE NO…


    Data: 17/03/2018, Categorie: Etero Gay / Bisex Sensazioni Autore: diavolina, Fonte: RaccontiMilu

    ... L’amicizia implica una condivisione e una vicinanza emotiva che in questo caso non c’&egrave e non ci sarà mai. La terminologia giusta &egrave conoscenti intimi. Fra loro solo delle chat notturne di argomenti vari, fra cui logicamente il sesso, e un hobby di gruppo. Nessuno al mondo sapeva delle loro chat e delle loro chiacchiere. In pubblico due completi estranei: a malapena ‘Ciao’.
    
    In questo secondo capitolo verrà narrata la storia di un primo tentativo di incontro, non a lieto fine.
    
    La notte di capodanno stava giungendo al termine quando lui decise di scriverle.
    
    -Ciao’.sei sveglia? – ‘..erano le quattro del mattino e lui, diversamente da lei, la pensava.
    
    Ma lei dormiva. Era stata una notte triste e solitaria. Una delle più brutte mai vissute. Una di quelle finite presto perché solo il letto e il dormire potevano risolvere l’angoscia di una giornata da superare e cancellare. Lei lesse il messaggio, infatti, solo la mattina al risveglio.
    
    -Buongiorno Ciccino…scusa, dormivo…Ieri sono andata a letto prestissimo….Vedo che hai fatto le ore piccole. Spero tu abbia trascorso una bella serata/nottata –
    
    La conversazione riprese. I due si erano già svegliati dopo la lunga notte e le chiacchiere si riallinearono su dei binari caldi. Lui raccontò come era andata la sua serata di festeggiamenti e lei lesse con piacere. Lui viveva da solo ma, secondo la tradizione familiare, il pranzo del primo dell’anno lo si fa in famiglia. Questo implicava per lui doversi alzare, ...
    ... vestire e dover uscire per raggiungere la casa natale.
    
    -Sono in mutande sotto le coperte al calduccio – scrisse lui.
    
    -Ahahah io pure ma adesso mi alzo, copro le mie nudit’ e faccio colazione – rispose lei con la sua solita ingenuità, di chi non pensa prima di gettare lì le parole.
    
    -Io invece non ho voglia di alzarmi. Sto troppo bene a letto – ribatt&egrave lui con una dose inferiore di ingenuità. Aveva le idee molto chiare su dove voleva portare la conversazione. E forse anche lei si stava allineando.
    
    -Ma a letto da solo…Meglio uscire anche se fa freddo ‘
    
    -Ma chi chiamo per venire a letto a farmi compagnia? ‘
    
    -Una spogliarellista –
    
    -Non risponde – scrisse, aggiungendo alla fine uno smile dal visino triste.
    
    -Anche io sono ancora nel letto….non ho le forze per alzarmi…ci si sta troppo bene ‘
    
    -Anche te a letto da sola ? ‘
    
    -Si – rispose lei in modo secco. Ma poi continuò – Come mai mi avevi scritto e cercato stanotte? ‘
    
    -Per sapere se eri sveglia ‘
    
    -Ma perché lo volevi sapere? –
    
    La conversazione stava giungendo ad un punto di svolta. Lei insisteva con l’intento, forse, di avere conferma di un presentimento, di un desiderio. Voleva sentirselo dire. Voleva non dover rischiare di aver frainteso. La risposta di lui tardò ad apparire sul piccolo schermo del telefono che lei stava usando per chattare. Secondi interminabili che ti fanno entrare in uno stato di confusione totale. Forse lei si era davvero sbagliata. Perché mai lui l’avrebbe voluta ...
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