1. L’intenzione di riempirmi di te


    Data: 10/03/2018, Categorie: Sensazioni Trans Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... seduti in un caff&egrave, perché vorrei soltanto dirti ora che te ne vai se &egrave amore, amore vedrai d’un amore vivrai’.
    
    Le stesse identiche parole, un’intesa declinata nel linguaggio, trame leggere di seducenti sillabe, assieme a un intenso scontarsi, un fremente scomputare, un continuo conteggiare d’inequivocabili e di lampanti gesti, poi la musica più che il sottofondo in quel mare in cui navigare a vista.
    
    Si vive d’amore? Ebbene sì, si campa amando, ogni giorno, ogni ora, ogni singolo istante, amando di più, diversamente, però sempre:
    
    ‘Stasera che cosa fai? Io che ti telefono, tu che non sei in casa, mentre stringato il messaggio della segreteria telefonica annuncia: ‘Lasciate un messaggio’.
    
    Il nastro &egrave molto più veloce di me che non so mai che cosa dire, allora proverò a uscire, perché stasera io ti troverò. Io esco e m’immergo nella notte cangiante di questa città, visto che amo la notte e la città con i suoi vecchi segreti e le sue continue scoperte. Io cerco in loro i miei luoghi per dare un senso diverso in quella ricchezza articolata del vivere, in quell’ansimare rotto del contrarsi ritmico del possesso, dei riflessi nello specchio e dei lampi violenti di quel dolorante piacere.
    
    ‘Dove sei? Come stai? Non ci sei, dove vai? Io sono qui come te, con questa paura d’amare per cinque minuti, due ore o un’eternità. Noi siamo combattenti nel mare di questa città dove tutti hanno bisogno d’amore, proprio come ...
    ... noi due’.
    
    No, la paura non appartiene alla mia natura e francamente non credo nemmeno alla tua, non ci si dà se si ha paura, non si prende senza chiedere permesso se c’&egrave paura, perché là c’&egrave quel nucleo pulsante in fondo tra il buco del sedere e il cuore. E’ quello che tu hai realmente toccato dandoti totalmente nella notte profumata, io adesso sono qui per dirti che lo farò, ti schiaccerò il seno, farò la voce roca, entrerò nei tuoi panni e ti lascerò senza fiato e poi sarà soltanto un bacio nel caos della città. La comunione appassionata del sentire assieme all’istinto entusiasta e veemente del cacciatore. Io ti farò male, voglio contemplare il tuo corpo piagato e segnato di rosso, marchiato di viola, perché voglio banchettare con la tua anima, rivoltarla, svuotarti d’ogni cosa, dei pensieri, delle azioni e riempirti di me ancora e dapprincipio.
    
    ‘Dove sei? Come stai? Tu con me, sempre o mai, siamo noi, siamo in due’.
    
    Entrambi al presente abbiamo abolito eliminando completamente i confini immaginari e superate le soglie indefinite, attualmente in questo luogo scintillante della mattina tra la fragranza del cognac e le essenze del tabacco.
    
    Siamo qui, siamo in due, due sogni macchiati distintamente e punteggiati d’immenso calore, precisamente in quel concreto declinarsi, dichiarandosi in definitiva con un’elettrizzante smania e con un’inebriante passione. Due siamo noi, insieme, adesso.
    
    {Idraulico anno 1999} 
«12»