1. Mariti Gelosi


    Data: 09/03/2018, Categorie: Cuckold Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: taycio, Fonte: RaccontiMilu

    ... di vino insolita nel cassonetto. Mi divertii insinuando che forse era merito di colei con cui aveva condiviso quella bottiglia se i suoi sensi avevano ripreso vigore”o magari di colui’, aggiunsi in tono simpatico. Mi rispose che l’idea di un’altra donna aveva insidiato anche la sua mente, ma suo marito con un uomo lo escludeva proprio, tanto era rigido e bigotto. Ma la cosa che più la spiazzava ‘ mi scriveva sulle mail ‘ era che non sapeva come avrebbe potuto reagire davanti all’evidenza. Se l’avesse colto in flagrante cosa avrebbe fatto?
    
    Una malsana idea attraversò i miei lobi cerebrali e un brivido carezzò i miei lombi. Mi morsi il labbro inferiore e tirai un lungo sospiro. Poi, eccitato, mi sparai una lunga sega.
    
    Nel giro delle mail successive cercai di sostenere in lei il pensiero che Alberto avesse qualcuna e che, se non aveva strani movimenti di soldi, con elevata probabilità la incontrava a casa prima che la moglie rientrasse: bastava che staccasse prima dal lavoro per coglierlo sul fatto, e le suggerii anche di provarci lo stesso giorno della settimana in cui aveva trovato il vino poiché maggiore era la probabilità di coglierlo in fallo. Mi confidò che il martedì dopo avrebbe preso un’oretta di permesso e aggiunse in tono malizioso, per stuzzicarmi un po’, che se il capo non gliel’avesse concessa avrebbe saputo convincerlo’
    
    Mandai subito un sms ad Alberto e gli chiesi se gli andava di vedersi. Al suo si colmo d’entusiasmo proposi di andare da lui il martedì ...
    ... successivo alle solite 16:30.
    
    Il mio loschissimo piano stava prendendo forma. Lo so, &egrave una mossa da bastardi ad altissimo rischio: in fondo potevo mandare a rotoli il loro matrimonio. Tentavo di autogiustificarmi con stupide scuse, tipo che tanto senza né figli né passione non sarebbe stato così grave come incidente o roba ancor più ridicola. Ma, al diavolo tutto, la verità era una: volevo farlo! Giocare in quella situazione era più forte di qualsiasi altra pulsione.
    
    Martedì mi feci una lunga e minuziosa doccia: andai a lavare e insaponare bene ogni angolino del mio corpo. Mi misi il medio e poi l’indice nel culetto e giocherellai per un po’. Non mi toccai davanti: stavolta volevo schizzare anch’io e volevo pavoneggiarmi un po’! Mi vestii con calma ed uscii in preda ad un mix di emozioni, tra eccitazione e paura, tra adrenalina e gusto.
    
    Arrivai da lui in leggero anticipo, con una bottiglia del solito cabernet. Ancora in piedi ce ne versammo un bicchiere a testa e bevendolo iniziai a passare le dita sul suo petto. Collaborammo nello sbottonare la camicia. Poi mi fermò e mi disse che voleva mostrarmi una cosa. Mi fece strada e ‘Ecco! Questa &egrave la mia stanza e questo il mio comodissimo matrimoniale”. Mi sentii palpare le chiappe. Iniziai a toccargli il petto, ma nel giro di pochissimo fui attratto dalla sua patta gonfia. Scesi ed iniziai a massaggiarlo. ‘Mi stringe” sussurrò. Gli slacciai lentamente la cintura di cuoio che lo intrappolava, quindi feci saltare ...