1. I ragazzi dei giornali


    Data: 08/03/2018, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... dopo." E si diresse frettolosamente verso la prima casa del giro. Giorgio andò nell'altra direzione, nella sua metà di quartiere.
    
    Alberto consegnò i giornali e mentre andava di porta in porta, immaginava quello che probabilmente avrebbe visto nelle riviste dell’amico. Sarebbe andato a casa e, con quelle immagini in mente, sarebbe andato nella sua stanza fingendo di studiare e si sarebbe masturbato due o tre volte. No! Ancora meglio, avrebbe visto se poteva prendere in prestito una delle riviste di Giorgio. La cosa più simile ad una donna nuda che avesse visto era stato nei cataloghi di biancheria intima. Ma come avrebbe potuto portarlo in casa senza che suo madre lo notasse?
    
    Si accorse che stava avendo un'erezione al pensiero.
    
    Abbassando lo sguardo vide che le sue mutande non stavano facendo niente per fermare la protuberanza che si stava formando nei suoi jeans. Quando ebbe consegnato l’ultimo giornale che aveva nella borsa e si accinse a ritornare per prenderne altri, non sapeva di cosa preoccuparsi di più: che l’erezione fosse evidente o che l’erezione fosse tanto piccola. Nascose la proturberanza con la borsa vuota mentre tornava a casa di Giorgio.
    
    Quando arrivò vide che l’amico non aveva ancora preso la seconda parte dei suoi giornali; prese i suoi e li mise nella borsa. Era normale che l’altro non fosse arrivato, aveva un giro più lungo ma lui era ansioso di vedere le riviste, quindi si affrettò ad andare per finire il suo giro, ma questa volta stava ...
    ... covando altri pensieri, era gravemente infastidito dal fatto che il righello gli diceva che il suo cazzo era lungo solo 10 centimetri e poco grosso. Gli si formava un nodo di terrore nello stomaco ogni martedì e giovedì quando c’era l’ora di palestra ed i ragazzi si dovevano cambiare insieme nel bagno. Si assicurava sempre di avere una camicia lunga ogniqualvolta si toglieva i pantaloni in modo che nessuno potesse vedere quanto era piccola la protuberanza nelle sue mutande. Quella era la vera ragione per cui non chiedeva ai suoi genitori di cambiare scuola: nell’altra scuola facevano educazione fisica ogni giorno e facevano la doccia insieme.
    
    Comunque Alberto era il ragazzo più figo della sua classe. Inoltre la sua personalità timida era incantevole ed era anche incredibilmente bello fisicamente. Le ciglia scure e lunghe incorniciavano gli occhi anche più scuri; la curva aggraziata del retro del collo; il modo in cui le guance gli si increspavano e gli occhi brillavano quando sorrideva; la sua risata argentina; l'agilità dei suoi movimenti che dimostravano una forza delicata; o il modo in cui un ciuffo indisciplinato gli precipitava sull’occhio sinistro.
    
    Tutte di queste cose facevano innamorare le ragazze della sua classe, e c'erano anche alcuni ragazzi che avevano fantasie vaghe ed inspiegabili su di lui. Alberto, chiaramente, non aveva modo di esserne a conoscenza ed era piuttosto tetro quando finì il suo giro.
    
    Ritornò a casa di Giorgio, vide che non c’erano più giornali ...
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