1. L’Harem dell Sceicco


    Data: 03/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... sbavare pure io che mi consideravo eterosessuale al cento per cento. Questo solo per dire quanto lei fosse bella e quanto poco io potessi centrare con la tratta delle schiave. Mi descriverò confrontando il mio corpo con quello di Marianne, così potrete conoscerci meglio entrambe. Io ero alta e lo sono tuttora un metro e sessantacinque, Marianne era alta un metro e settantasei. Io pesavo cinquantacinque chili e lei sessantasei. Gli occhi: i miei sono neri ed espressivi; lei ha due grandi occhi blu profondi come il mare e ben distanziati. Io ho una boccuccia ben modellata, ma piccola, un discreto e sfrontato sorriso; lei ha una bocca sensuale, due labbra piacevolmente pronunciate ed un sorriso perfetto. I capelli: lei ha una vaporosa chioma bionda perfettamente modellata sul suo viso grande e rotondo; io ho una zazzera nera pettinata alla maschietto. Io sono un po’ spigolosa, ho il seno piccolo e due gambe robuste; lei &egrave fatta di crema, un seno grande e burroso, curve dovunque, le gambe lunghe, piene e formose, i fianchi soffici, sulla guancia ha una fossetta, e sul viso una spolverata di lentiggini che la rendono irresistibile. Per colpa sua io mi trovavo in quella situazione. Ma non mi sentivo di colpevolizzarla, lo faceva già lei continuando a piangere ed a scusarsi con me. L’abbracciai, era proprio di crema, pensai che se c’era una soluzione l’avrei dovuta trovare da ...
    ... sola.
    
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    Il giorno dopo scoprii che scappare da quel posto era impossibile. Due nubiane, anche le nere del giorno prima lo erano, nella loro tradizionale divisa che poteva variare solo per qualche particolare, vennero a prenderci. Mani dietro la schiena e fummo ammanettate, volevo evitare un altro pugno e non mi opposi, Marianne faceva quello che vedeva fare a me. Uscimmo dalla cella e quindi dalla grotta. La grotta si trovava ai piedi di una collinetta non più alta di cinquanta metri, sulla collinetta ed intorno ad essa c’era una bassa vegetazione di arbusti ed alberelli; poi c’era qualche palma, alcune erano anche molto alte. Se io provai vergogna ad andare in giro nuda, Marianne invece era terrorizzata. Dopo cento metri di vegetazione uscimmo nel deserto. Di fronte a noi c’era solo sabbia ed un sole accecante. Non andammo nel deserto, piegammo a sinistra e costeggiammo l’oasi aggirando la collinetta, quindi rientrammo tra la vegetazione percorrendo un altro sentiero. Procedevamo in fila indiana, le guardie erano una in testa ed una in coda, io ero la seconda. Camminavamo a passo svelto. Ad un tratto mentre sulla sinistra rimaneva la vegetazione sulla destra si aprirono dei campi coltivati molto vasti. C’erano delle donne, una ventina stimai, che stavano lavorando e mi domandavo come potessero, il caldo era già forte ed erano ancora le prime ore dall’alba. Quelle donne coperte in ogni parte del loro corpo con larghi ...
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