1. L’Harem dell Sceicco


    Data: 03/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    Premessa
    
    E’ una storia di qualche tempo fa.
    
    Sonia &egrave fuggita dalla sua terribile prigionia dove &egrave stata rinchiusa per parecchio tempo, insieme ad altre bellissime ragazze, più o meno giovani.
    
    Sonia era stata rapita per caso, o meglio per necessità, ma questo si capirà meglio dal racconto. Lei non doveva essere rapita, lei non stava nel target dei rapitori, era passabile, ma non bellissima e questo era il target dei banditi. Ma una volta che ciò &egrave avvenuto la sua sorte &egrave segnata, come quella delle bellissime.
    
    Miracolosamente ed in modo rocambolesco e pazzesco, dopo molto tempo e dopo aver subito tutto, riesce a fuggire. Non ha nessuna intenzione di andare alla polizia e poi a quale polizia, di quale paese e per raccontare cosa, visto che in fondo non sa niente di preciso e comunque &egrave terribilmente spaventata, la rete dello sceicco, il mandante di quei sequestri, &egrave molto lunga. Lui &egrave molto potente, soprattutto in quella sperduta parte del mondo, mentre lei &egrave una poveretta sola e disperata. Però trova il coraggio di scrivere questa storia raccontando in prima persona quello che ha vissuto e che ha visto e sentito.
    
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    Il Risveglio
    
    Sentivo delle voci, era come se arrivassero dall’al di là, &egrave il mio primo ricordo dell’esperienza che voglio raccontarvi e che ancora non oso giudicare, so solo che mi ha profondamente cambiato la vita; un’esperienza che pochi essere umani, su tutta la faccia della terra, in ...
    ... questo secolo, possono dire di aver vissuto. Sentivo queste voci lontane, in una lingua che non capivo, il mio cervello stentava a funzionare, avevo la testa indolenzita come se fosse stata riempita di cotone. Piano piano, lentamente emersi da quelle nebbie, qualcuno mi aveva afferrato e sollevato il mento, da quanto tempo non lo so, e mi gridava: – What’s your name? – E poi: – Parlez vous francais? – Ed ancora: – Sei italiana? –
    
    Finalmente qualcuno, pensai che può aiutarmi a venir fuori da questa situazione, non riuscivo a ricordare cosa mi fosse successo, da quanto tempo mi trovavo in quello stato. Aprii gli occhi e cercai di mettere a fuoco, mi ci volle qualche secondo per focalizzare il viso che avevo di fronte, la prima cosa che vidi.
    
    – Chi sei? –
    
    Mi rispose in francese. – Oh bene. Sei ritornata tra di noi. –
    
    Capivo vagamente quello che mi stava dicendo, a scuola avevo studiato francese e lo conoscevo abbastanza bene, ma in quel momento non ero in grado di connettere granché neanche in italiano, figuriamoci in francese.
    
    Era una donna matura, ma ancora avvenente, aveva il viso bruciato dal sole, i capelli neri e corvini raccolti a coda di cavallo, gli occhi scuri e cerchiati, ma aveva ancora un corpo sodo e piacente. Indossava un vestito leggero di lino, era pesantemente truccata, le unghie lunghe e dipinte di un rosso vivo. Doveva essere francese. Portava un collare di cuoio su cui c’era scritto Nicolette.
    
    – Dove sono? – chiesi, ed intanto mi guardai ...
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