1. Il datore di lavoro


    Data: 12/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Giu Stinos, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... ieri!”
    Mugugno per il piacere
    “Che troia...”
    Dice facendomi sprofondare la faccia sulle sue mutande, sento così benissimo il cazzo che pulsa e diventa duro, ma soprattutto il suo odore di maschio. Lo respiro a pieni polmoni.
    Ha delle mutande bianche, quegli slip anti sesso con la doppia stoffa davanti che servono per far uscire il cazzo, io impazzisco per quel tipo di mutanda.
    Con un po’ di movimenti faccio uscire la punta del suo cazzo, un’altra strizzata esce tutto fuori già scappellato. Non è enorme, ma è un cazzo bello, inizio a leccarlo e annusarlo dalla base. Profuma proprio di cazzo, quando arrivo alla cappella sento l’odore di un cazzo che è stato chiuso tutto il giorno in quelle mutande e non è stato lavato, un leggero odore di sudore e piscio che associo al cazzo dei maschi etero e che mi fa aprire la bocca oltre che il culo.
    Inizio a succhiare e pompare con grande trasporto, mentre gli massaggio le palle, che intanto ho tirato fuori dalle mutande, ogni tanto stacco la bocca dall’asta per leccargliele e lo sento godere.
    Mi sa che le troiette che si scopa non fanno veri pompini.
    Gli passo la lingua sul bordo della cappella mentre gli strizzo il cazzo, sbatte forte il piede per terra, credo lo faccia ...
    ... impazzire.
    “Succhia cazzo! Si! Prendilo! Ma quanto ti piace il cazzo?”
    Continua a ripetere.
    Mi da il ritmo con le mani, fino a quando cerca di scostarmi
    “Ehy sto per venire spostati!”
    Li mi attacco con più forza e inizio a pompare di più infilandomi il cazzo più a fondo!
    “Cazzo spostari! Oh merda sto per venire, cazzo... cazzo!”
    Poi si contorce cercando di togliermelo di bocca.
    Ma non ho intenzionedi non assaggiare la sua sborra!
    Lo guardo negli occhi nell’esatto momento in cui guarda me e inizia a schizzare una buona quantità di calda sborra sulla mia lingua.
    Gemo mentre viene, quando finisce di sborrare apro la bocca e gliela mostro prima di ingerirla.
    “Non ti fa schifo?”
    “Ma scherzi? Ne berrei di continuo” 
    E sorrido rialzandomi sedendomi al mio posto.
    Lui ha ancora i pantaloni abbassati e il cazzo che sta tornando moscio!
    Guarda il pc
    "È arrivata la mail, contratto chiuso, la prossima volta invece di bestemmiare mi succhi il cazzo che è più produttivo!”
    Non stava scherzando ;)
    
    Quella sera mi ha scritto su whatsapp “hai la bocca di una mignotta, considerala una tua nuova mansione”
    
    Questo insieme agli altri racconti lo trovate nella raccolta che ho pubblicato su Amazon
    Titolo: La strada di L
    Autore: Giu Stinos 
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