1. Il datore di lavoro


    Data: 12/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Giu Stinos, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Premetto che per quanto io possa essere innamorato di una persona, se mi si presenta l’occasione prendo sempre nuovi cazzi.
    Così è capitato qualche tempo fa con il mio datore di lavoro.
    Ero stato assunto da poco in una piccola azienda, un ufficietto di otto, nove persone. Parlando molto bene inglese è capitato spesso che mi attardassi in ufficio per chiudere un’ordine proveniente dall’altra parte del mondo. Ovviamente assieme all’unico possessore delle chiavi, il mio capo.
    Capitava altrettanto spesso che essendo molto tardi, mi venisse a prendere il mio ragazzo e così facendo due più due, il mio capo, è arrivato alla conclusione che fossimo fidanzati, sarebbe bastato chiederlo!
    Lui super etero, un morto di figa sulla quarantina, nerd, non molto alto, ma comunque un bellissimo ragazzo moro, pelosissimo e con un bel fisico, dai polsini della camicia intravedevo delle braccia tutto sommato possenti.
    Non sono solito farmi dei film su ragazzi etero, guardando più al cazzo che alla faccia, ho sempre l’occasione di trastullarmi, perció preferisco farmi film, solitamente su ragazzi possibili.
    A parte ció, dopo qualche settimana dal suo arrivo inizia a farmi battute al limite dell’omofobo e piuttosto volgari, sapendolo un ragazzo intelligente sto allo scherzo e ci rido su. Lui mi prende un po’ per il culo per come guardo gli uomini nonostante io sia fidanzato e io rincaro la dose dicendogli che non trova da scopare neanche a pagamento.
    (Se mi state immaginando come un ...
    ... ragazzo timido e indifeso, siete fuori strada! Se c’è un bullo in una stanza di dieci persone, solitamente quello sono io)
    Noto anche che spesso quando lo guardo si strizza il pacco, all’inizio pensavo che lo facesse per vizio, poi ho pensato che lo facesse per prendermi in giro, ma una sera di inizio primavera ho capito cosa voleva.
    Eravamo soli in ufficio, erano le sette, dalla cina non arrivavano informazioni per chiudere l’ordine, eravamo seduti vicini, sbraitando verso lo stesso schermo e bestemmiando sonoramente.
    Involontariamente gli guardo fra le gambe, lo nota. Si porta la mano sul pacco e se lo strizza. Alzo lo sguardo per distoglierlo e lo vedo che mi sta guardando in faccia. Rimango a fissarlo negli occhi, lui continua s strizzarsi il pacco.
    È stato un attimo.
    Ho allungato la mano e gli tocco il pacco.
    “Per essere il commerciale più giovane e sveglio ce ne hai messo di tempo!”
    “Ma veramente io pensavo che ti interessasse altro...”
    “Sta zitto!”
    E mentre lo dice mi prende la testa e mi preme la faccia sul suo pacco, lo sento barzotto attraverso la stoffa.
    Scendo dalla sedia, mi posiziono fra le sue gambe aperte.
    Gli sbottono i pantaloni e gli abbasso la zip.
    Glieli calo alle ginocchia lasciandolo in mutande seduto sulla sua sedia. Sta per togliersele, con una mano lo blocco.
    Non capita tutti i giorni di fare una pompa ad un etero o pseudo tale, voglio godermi il suo intimo usato.
    Inizio a sniffare e leccare.
    “Ma dai piantala, sono sporche, le ho messe ...
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