1. Un giorno libero


    Data: 01/03/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: Danimarca, Fonte: RaccontiMilu

    Daniela quel giorno decise di prenderselo per sé. Senza figli, con un giorno libero, decise di andarsene un po’ fuori dal mondo, nella sua amata montagna. Non aveva idee precise, ma andò decisa a prendersi un po’di meritata pace lungo il torrente di montagna dove andava fin da quando era bambina.
    
    Un’ora e mezza di macchina per starsene tranquilla, con un libro al sole sulle rocce levigate tra le acque trasparenti in una calda giornata di giugno, in settimana, senza la folla dei week end. Che meraviglia.
    
    Posteggiò lungo una strada stretta dove non sarebbero riuscite a passare due macchine e prese il sentiero che conosceva solo lei verso il torrente, cinque o sei minuti di passeggiata e sarebbe stata di fronte ai colori sfavillanti , dal verde chiaro all’azzurro al blu, delle acque del suo torrente. Aveva anche una roccia preferita, che, fin da quando era bambina, era il suo rifugio. Ora tornava a godere di quel luogo appartato, dove lo scorrere delle acque formava a tratti piccole cascate o piscine di un verde trasparente e cristallino. Finalmente fuori dal mondo, si trovava in un punto dove il torrente formava una curva e non era assolutamente visibile dalla strada. Dietro la roccia, che sporgeva tra le acque, al sole, c’erano le fronde degli alberi che formavano una cupola ombreggiante, come un riparo dal sole e dagli sguardi indiscreti degli eventuali escursionisti.
    
    Tirò un sospiro, come di sollievo, e si preparò a mettersi comoda. Tolse le scarpe da trekking e ...
    ... rimase in short di jeans e maglietta. Immerse i piedi smaltati di rosso scarlatto nelle acque gelide, avvertì un brivido e stette alcuni secondi così, ascoltando il vento leggero che la sfiorava. Il cielo era terso, il sole picchiava. Il suo corpo era tonico, rilassato, respirava a pieni polmoni godendosi l’atmosfera frizzante e piacevole. In un attimo si tolse i pantaloncini e la maglietta restando in costume da bagno, un candido due pezzi, e stese un asciugamano. Non aveva bisogno di altro. Cercò la crema solare, tirò fuori il libro, un romanzo di Simenon che le stava provocando non pochi turbamenti ed emozioni, e inizio a spalmarsela. Riempì un palmo della mano di crema bianca, iniziò ad accarezzarsi le cosce, scendendo fino ai piedi, compiacendosi della levigatezza della sua pelle bianchissima, sentendo il profumo le sembrava di essere al mare in mezzo agli ombrelloni. Invece era fuori dal mondo e poteva solo sentire il rumore dello scorrere delle acque e il fruscio del vento leggero. Completò il lavoro spalmandosi la crema sulle braccia, sul ventre e ovunque riuscisse ad arrivare.
    
    Era una dolce statua di burro e fragole, le unghie rosse, gli occhiali da sole, stava stesa col libro aperto e iniziò a leggere.
    
    …stesa al sole, con gli occhi chiusi, quasi nel dormiveglia, Daniela
    
    inizia a sfiorarsi con le dita al di sopra del costume e immagina una
    
    lingua che gira intorno all’areola, lentamente, senza fretta.
    
    La lingua immaginaria inizia a scendere più in basso, ...
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