1. Quel porco del papà di Stefano.


    Data: 26/02/2018, Categorie: Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... racconto:
    
    http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2016/08/quel-porco-del-papa-di-stefano.html Stefano in quel periodo lavorava come cuoco in un centro termale fuori regione, e quindi rientrava a casa soltanto nei week end. E quando rientrava avevamo entrambi molta voglia di fare l’amore. Così, quel sabato, dopo essermi accertata che suo padre dormiva, andai in camera da letto dove lui già mi aspettava nudo e in piedi al centro della stanza, con il cazzo durissimo. Io indossavo una vestaglia di satin rosa, e me ne restai lì sulla porta a guardare la splendida erezione di mio marito. Poi mi slacciai la cintola della vestaglia e la lasciai scivolare a terra. Adesso ero nuda anche io, prontissima per farlo godere. I miei buchi erano suoi e poteva farne ciò che voleva.
    
    – E allora tesoro ‘ dissi. ‘ Cosa aspetti a montarmi?
    
    Stefano si impossessò letteralmente del mio corpo; venne dietro di me e mi circondò con le braccia, e con le mani iniziò a palparmi le tette, strizzandomele e premendole una contro l’altra, e nel frattempo mi baciava sul collo. Sentivo la sua grossa erezione piantata in mezzo alle mie natiche, me la spingeva contro il buco del culo; era chiaro che avrebbe preteso anche quello. C’aveva proprio tanta voglia di incularmi, e io lo capii benissimo. E dal momento che ero anche io a volerlo, glielo avrei dato molto volentieri.
    
    – Fai piano amore ‘ dissi ridendo della sua fretta di avermi. ‘ Abbiamo tutta la notte.
    
    – Non ci posso fare niente, ti voglio ...
    ... troppo ‘ con una spinta fece entrare il cazzo nella mia vagina, e intanto mi aveva immobilizzata tenendomi le braccia dietro la schiena. Cominciò a fottermi senza ritegno, in piedi, al centro della stanza. Era proprio ingrifato di brutto. Dovevo essergli mancata proprio tanto. Certo, anche lui mi era mancato, ma mi credete se vi dico che non avevo avuto neanche un momento per pensare al sesso? Era stata una settimana davvero pesante. La mattina ero al negozio, e poi il pomeriggio ritornavo a casa a fare la crocerossina di mio suocero. Per fortuna c’era Moana che mi aiutava; quando io ero a casa al negozio ci andava lei. Stava cercando di imparare il mestiere. Ero certa che un giorno sarebbe diventata molto abile ad amministrare il negozio di lingerie. E poi, quando io ero al negozio, a casa col nonno c’era lei. Mi domandavo se anche Moana avesse scoperto che suo nonno aveva un cazzo gigantesco. Era molto probabile di sì. Le era capitato sicuramente di aiutarlo a farsi la doccia o cose del genere, e volete che non abbia notato quell’enorme attrezzo che aveva tra le cosce?
    
    Ma ritorniamo a noi; Stefano, come mi &egrave già capitato di dire in passato, non &egrave mai stato uno stallone a letto, e così iniziò a sborrarmi dentro quasi subito.
    
    – Tesoro, sei già venuto? Io credevo che volessi farmi anche il culo.
    
    – Infatti non ho mica finito ‘ mi rispose e mi diede una gran sculacciata sul sedere. – Sali sul letto.
    
    Non me lo feci ripetere due volte. Mi misi a quattro zampe ...
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