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La gara tra le schiave
Data: 24/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: masterlontano, Fonte: RaccontiMilu
... prendere il mattarello vostra umile troia Claudia. 9) prendi il mattarello e poggialo a terra 10) sdraiati con la pancia sul mattarello e controlla l’orologio al secondo 11) comincia ad oscillare sul mattarello facendolo scorrere tra il seno e la figa (ti ci devi dondolare sopra) fallo fino a che non ti risulta insostenibile la voglia di andare in bagno 12) controlla l’orologio e rapporta tutto ai padroni indicando il numero di oscillazioni fatte col mattarello e l’ora di inizio e fine Padroni, la vostra schiava ora è ingurdabile. Mi presento a voi con il reggiseno completamente fuori posto, le calze rotte e tutte abbassate. A terra c’è un lago di umori dovuto allo strisciare della mia mutnadina a terra. Appena inviata l’ultima mail alle 15:24:05 ho preso il mattarello e mi ci sono messa sopra con tutto il peso del mio corpo. Schiacciare sull’addome è stato doloroso e la vescica urlava il suo bisogno di svuotarsi. Comincio ad andar su e giù sul mattarello alle 15:26:01 Mi sono spinta con le mani su e giù al mattarello facendo toccare il seno e la mutandina. L’esercizio è stato molto lento e doloroso, al sesto giro mi sono bagnata nelle mutandine poichè è fuoriscitaun pò di pipì. Appena ripresa ho visto l’orologio erano le 15:34:06. Mi sono inginocchiata ed ho leccato per terra pulendo tutto prima di inginocchiarmi al PC a rccontatarvi quanto accaduto. Mi sento sporca, ho fitte alla pancia e ...
... non vedo l’ora di svuotarmi. Padroni sono pronta ad applicare il dolore al seno ed alla figa prima di liberarmi. Vostra troia Claudia. 13) applica le mollette o la stampella per la gonna ai capezzoli e/o alle labbra della figa (dipende da quello che credi di meritare) 14) recati in bagno facendo giusto un goccio di pipì poi rapporta ai padroni Padroni, rieccomi a voi con indosso solo le calze rotte, due mollette alle labbra della figa e la stampella per la gonna ai capezzoli. Appena inviata l’ultima mail ho tolto la biancheria, annusato le mutandine fradice dei miei umori misti alla mia urina. Ho aggiustato almeno la posizione delle calze, ho rimesso le scarpe sapendo di dover alzarmi per andare sulla tazza. Mi sono fiondata in bagno con le mollette alla figa che si sono staccate due volte prima. Rimesse a posto, ho allargato le gambe ed ho fatto giusto un goccio di pipì. Ho portato con me il PC che ora è appoggiato sul bidet mentre sono in ginocchio a scrivervi implorando di terminare la tortura e liberare la vescica. Padroni mi alzo e vado a liberarmi la vescica. Troia Claudia 15) recati in bagno e liberati prima di strappare (senza aprire) quanto applicato ai capezzoli e/o alle labbra della figa 16) racconta tutto e ringrazia i padroni. Padroni, sono in ginocchio con indosso sole le scarpe e le calze rotte. Ho dei segni rossi ai capezzoli ed alle grandi labbra. Dopo aver rapportato mi sono recata in bagno, mi ...