1. Il padre del mio miglior amico


    Data: 20/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: notturno_imperfetto, Fonte: RaccontiMilu

    ... destra e a stuzzicarsi il buco del culo con la sinistra contemporaneamente. Il suo cazzo era lungo minimo 20 cm e più se lo menava più diventava duro e turgido. Avevo sempre trovato il Signor Ian attraente ma non immaginavo fosse così sexy! Potevo notare dai suoi gemiti e dalla contrazione dei muscoli che stava per raggiungere l’orgasmo e infatti venne copiosamente. Gli schizzi di sborra colavano sul vetro quando sentii una macchina arrivare e parcheggiarsi davanti casa. Era Stefano. Se non fossi stato interrotto molto probabilmente sarei venuto senza nemmeno toccarmi il cazzo tant’ero eccitato.
    
    Con grande disappunto decisi di tornare in camera di Stefano e cercai di riaccostare la porta il più discretamente possibile, sperando che il Signor Ian non avesse notato nulla. Mi stesi sul letto di Stefano con il cuore che batteva così veloce da farmi temere per un imminente attacco di cuore. Stefano entrò in casa e venne in camera ‘Alessia mi ha tenuto più del previsto per parlarmi della sua nuova maestra di danza e alla fine non mi ha fatto neanche un pompino, che sfiga!’ io stavo ancora cercando di riprendermi e non feci in tempo a rispondere prontamente ‘Che cavolo hai fatto?’ mi chiese Stefano ‘Nulla! Ho solo finito di giocare una partita con la Wii che era particolarmente stronza’ risposi cercando di nascondere l’imbarazzo. Lui mi guardò con una faccia poco convinta, sedendomisi vicino ‘bah, da quando ti ci vuole tutto questi impegno per vincere una partita?’ ‘In realtà ...
    ... devo anche andare al cesso, tuo padre si è andato a lavare e quello al piano di sotto non funziona, ci manca poco che scoppio’ Stefano scoppiò a ridere fragorosamente e nello stesso istante il Signor Ian bussò alla porta ‘Federico il bagno è libero’ disse semplicemente ‘Oh, bhé, mi scusi ancora per prima’ bofonchiai ‘Figurati!’ mi rispose con un sorriso allontanandosi verso camera sua.
    
    Dentro di me ero sollevato dal fatto che sembrava non essersi accorto di niente e andai in bagno. Aprii la lampo dei pantaloni e comincia a pisciare quando vidi il cesto dei panni sporchi accanto a me. Il coperchio era aperto, dentro c’erano i vestiti del Signor Ian e, sotto i calzini, notai che c’erano le sue mutande. Avevo appena finito di urinare che il mio cazzo già si stava indurendo alla loro vista.
    
    Presi le mutande che fino a pochi minuti fa contenevano il pisello e le palle del Signor Ian e me le portai istintivamente sotto il naso. Annusai il forte odore da uomo che emanavano (ci aveva appena fatto ginnastica), mi afferrai il cazzo, andando su e giù con la mano, scappellando il glande lentamente. I movimenti erano fluidi e regolari, di solito mi lasciavo andare a fantasie selvaggie resistendo il più possibile, ma dopo gli eventi di quella sera ero già sulla soglia dell’orgasmo.
    
    Il cavallo aveva ancora intriso l’odore della maschilità del Signor Ian e io non potevo far altro che strusciare i suoi slip sulla mia faccia. Mi segai più intensamente, aumentando al presa sul mio cazzo. ...
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