1. Felice e sottomesso


    Data: 15/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... molto dritto, decisamente venoso e grosso. Molto più grosso del suo. La pelle era scivolata ai lati della punta che luccicava. “Ti piace. Ti piace il mio cazzo? Il tuo è bellissimo”. Smise di guardarlo e sollevò gli occhi per incrociare i suoi. Accennò un si con un rapido movimento della testa. E fu proprio in quel momento che non riuscì a trattenere un fremito. Tutto il suo corpo tremò per il piacere che quella mano gli stava dando. Cercò di dissimulare muovendosi sui piedi ma fu certo che l'altro aveva capito. Poco dopo non riuscì a trattenere un mugolio. Cazzo se gli piaceva! Quella mano lo masturbava decisamente meglio di come lo faceva da solo. Riprese a guardarsi. Il suo pisello scorreva su e giù dentro il palmo della mano o forse era il palmo della mano che andava su e giù sul suo pisello… Non riusciva a capirlo ma sentiva sempre più vicino il traguardo. Per un istante ritornò lucido e pensò se dovesse avvisarlo che lui, quando veniva, ne faceva tanta. Ma non riuscì a decidere perché la sentì arrivare. Il primo getto finì proprio sul cazzo dell'uomo, il secondo, gli sgocciolò sulla gamba, il terzo ancora sul pube e ne seguirono altri due con un ultimo schizzo, decisamente in ritardo rispetto agli altri, che salì fino all'ombelico. La mano continuò ancora per un po' a strizzarlo, come per fargli uscire anche l'ultima goccia. “Ne fai tanta di crema. Mi hai inondato...” Effettivamente l'altro era ben coperto del suo sperma. Gli diede una stretta più forte e poi lasciò ...
    ... la presa. Se fino a quel momento aveva goduto di quell'inaspettata avventura, adesso che era finita pensò che probabilmente avrebbe dovuto fare lui qualcosa e cominciò ad agitarsi. Cosa gli avrebbe chiesto quell'uomo? Cosa avrebbe voluto da lui? Come avrebbe fatto a dirgli che quella era davvero la prima volta e che mai nessuno lo aveva toccate e meno che meno lui aveva toccato qualcuno? Ci avrebbe creduto? Di sicuro no visto come si era lasciato andare e cosa gli aveva lasciato fare e magari per come lo aveva guardato… Si, adesso era davvero preoccupato, ma quell'ansia durò veramente poco perché lo sconosciuto si mise di nuovo sotto l'acqua per ripulirsi e lo ignorò totalmente. Restò a bordo doccia per alcuni minuti poi sentì la voce del suo allenatore che lo chiamava. Si spostò nello spogliatoio dopo essersi coperto con l'asciugamano proprio mentre lui entrò. “Bravo, hai fatto la doccia. Ci vediamo mercoledì. Ora vado.” Non aggiunse altro e mentre stava richiudendo la porta entrò anche il gestore che lo invitò ad uscire. Si vestì in fretta indugiando per aspettare che uscisse dalla doccia quell'uomo ma, sollecitato ancora dall'altro che continuava a dirgli di uscire, si avviò verso l'uscita. Restò un altra decina di minuti davanti alla porta ad aspettarlo, ma non uscì. Le poche luci ancora accese della palestra si spensero e decise di andarsene. Non rivide più quell'uomo nella palestra.
    
    Che dire, il racconto mi eccitò tantissimo come pure il continuo giocherellare con i ...