1. L'evoluzione di una piccola santarellina (parte 2)


    Data: 13/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: consi, Fonte: Annunci69

    Tornai a casa e non feci altro che ripensare a tutto ciò che era successo. I rischi che avevo corso, l'eccitazione, il sapore della sborra di Marco. Ero sdraiata sul letto e mi sentii la fighetta bagnata. Cominciai a toccarmi: prima il clitoride, me lo trovai bello duro. Poi cominciai a toccarmi le grandi labbra, erano fradicie. Capii che volevo rifarlo: quel rischio, quella voglia di sentirsi libera. Mi toccai e mi masturbai fino all'orgasmo, ma volevo di più, volevo un cazzo.
    
    Il giorno dopo, mentre ero a scuola, mi risentiti con Marco. Lui aveva 20 anni e aveva già finito gli studi. In pochi messaggi, ricominciai a essere eccitata. Gli dissi che la sera prima, appena tornata a casa ero fradicia, ripensando a ciò che era successo e che volevo rivederlo.
    
    "io ora sono libero, se puoi uscire da scuola, possiamo fare un giro da qualche parte"
    
    Mi mancò un battito, ma ero già bagnata al solo pensiero di fare qualcosa. Mi feci firmare la giustificazione dalla vicepreside e dopo 20 minuti ero fuori con Marco, nella sua macchina. "Te l'avevo detto che ci saremmo rivisti" mi disse ridendo.
    
    "Scemo... Dove mi porti?" "Pensavo di fare un giro al parco". Lo guardai stranita: "Seriamente? Ti dico che ripensando a ieri, mi bagno la figa e te vuoi portarmi a fare un giro al parco come due fidanzatini?!" Dissi tra lo scherzo e il serio." Ti offro un caffè a casa mia?" "Già meglio"
    
    Mentre guidava verso casa e parlava di cosa gli era capitato al lavoro, lo osservai meglio. Ok, ...
    ... un bel viso, ma nulla di più. Non mi sono mai piaciuti i ragazzi biondi. Poi neanche un minimo di muscolo nelle braccia, la pancetta. Mi serviva solo per dimenticare Gianluca...
    
    Arrivati a casa sua cominciammo a baciarci, prima lentamente, poi sempre più passionalmente. Le sue mani cominciarono a toccarmi il culo, poi il seno e io cominciai a eccitarmi. Arrivammo in camera sua e cominciò a spogliarmi. Mi baciò il collo, poi scese sul seno, me lo leccò, mi succhiò I capezzoli che cominciarono a indurirsi. Lo spinsi sul letto e cominciai a spogliarlo. Gli levai la maglia e raggiunsi i pantaloni. Non avevo voglia di tante moine. Non eravamo fidanzati, ero lì solo per una cosa: il cazzo.
    
    Glieli sbottonai e tirai giù pantaloni e mutande. Lo trovai ancora a riposo. "Ma come! Non sei felice di avere una ragazza fra le tue gambe?". Senza aspettare la sua risposta cominciai a toccarlo, a fare su e giù con la mano. Cominciai a baciarlo sul collo, a leccarlo. Il suo cazzo cominciava a indurirsi. Scesi con la bocca, sul petto, sulla pancia. Mio dio.. Cosa stavo facendo. Veramente volevo arrivare con la bocca sul cazzo? Fanculo, se può succhiare quella troia della ragazza di Gianluca, posso farlo anch'io. Arrivai di fronte al suo cazzo che era bello duro e bollente. Lo studiai: guardandolo meglio era anche un pochino più piccolo di Gianluca. Sentii che era profumato e pulito, cosa che apprezzai molto. Cominciai a baciarlo alla base, poi salii arrivando alla cappella. Appoggiai la ...
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