Una mattina all'alba (102) - Racconti Erotici

Una mattina all'alba (102)

... aveva enormi ma queste cosi ferme,sode mai viste,cosi tra palparle e ciucciare quelle tette finimmo nudi a letto lei che apprezzava il cazzo "È bello grosso pure mia sorella lo aveva detto" tra carezze e baci la spinsi supina nel letto "Ma non usi niente per precauzione" chiesi "No non c'è bisogno" contenta lei,come presi a penetrarla lei prima mi respinse "Mi fai male" ma poi allargate le cosce totalmente fece un lieve grido poi "Ora si mi hai sverginata finalmente" non sapevo la sua reale intenzione ma ormai la scopavo  e lei mugolava e gridava frasi oscene e cosi sino a che godemmo urlando "Si si cazzo che cazzo" lei ed io "Ti riempio la sorca troia" una volta appagati ecco che entrava la sorella  ed intuii che dovevo soddisfare anche lei,però lei più piccola già al bagno del cinema certo non era vergine,invece la tettona si visto che notai piccole macchie di sangue nel lenzuolo,cosi domandai il perché "Lei quando aveva sette anni mamma aveva un cliente che ha pagato tanto per scoparsela,io allora ero in collegio"  tutto chiaro ma comunque lei si spogliava e l'altra andava alla finestra,debbo riconoscere che la più piccola scopava meglio dell'altra e più da esperta comunque erano bone proprio entrambi le sorelle.