1. Gusti strani 4


    Data: 01/10/2017, Categorie: pulp, Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    ... orecchio, ora puttanella proverai il vero orgasmo, ti farò urlare dal piacere e dal dolore, mi misi a ridere, e pensai, un vecchio porco, mi mancava solo lui, guardai il Don, che sorrise, poi ad un tratto sentii un bruciore, crescente, e un forte dolore, il Don era entrato.
    
    Mi mancò il fiato, non respirai per un minuto, era pazzesco, era entrato solo con la cappella, mi girai, e vidi un pezzo di carne pazzesco, era il suo cazzo, urlai, e lui spinse, e mi introdusse tutto il suo enorme cazzo, svenni.
    
    Incurante del fatto che ero svenuta, e iniziava ad uscire sperma e sangue, il Don proseguì, e mi scopò, mi ripresi, e iniziai a calmare il dolore, bene troia, tu sarai la mia donna una volta in collegio, dormirai con mè, e sarai mia, e di chi ti indicherò, e intanto mi pompava, iniziai a godere, rantolavo, e poi urlavo lo incitavo, era stupendo, si cagna, vedrai come ti divertirai, una volta lì, ti farò fare cose pazzesche e ti farò cose pazzesche e così venne e mi riempì.
    
    Poi lo sfilò, mi girai, era rosso di sangue, era enorme e deformato, non era umano, in poche lo hanno preso si complimento il mio Don, e mi scopò anche lui.
    
    Ritornai dal mio porco che già sapeva tutto, e mi disse, per un mese sarai ancora mia, e così lavorai nel bordello per un mese, e nel frattempo i Don, parlarono con i miei,che accettarono di buon grado, il fatto che andassi in una scuola molto rinomata e che avrei avuto possibilità di studio enormi, senda doversi svenare per la retta, peccato ...
    ... che non sapevano, che era n vero e proprio bordello come scoprirò poi io.
    
    Comunque, il giorno del mio esordio non me lo scorderò mai, mi portarono il Don e la suorina, salutai i miei, con un abbraccio, e una lacrima, e sali in auto, fù l'ultima volta che misi abiti maschili, non eravamo nemmeno partiti, che il Don mi disse prentorio, spogliati troia, e io mi denudai, poi mi misi reggiseno, slip, e lui aggiunse, tra un annetto avrai un seno stupendo vedrai, poi infilai reggicalze e calze, una camicetta e una gonna corta e un paio di decolté rosse tacco 10, un leggero trucco ed eccomi Paol.
    
    Ci fermammo più volte, nel viaggio, e scendemmo per un caffè, una bibita una passeggiata, e sempre en femme, ero stupenda, poi verso l'arrivo, il Don si fermò, scendemmo e ci mettemmo al riparo dietro un muretto, mi sollevò la gonna spostò gli slip, e mi scopò, con furia e mi venne dentro, in ricordo dei bei tempi, mi baciò, e andammo in collegio.
    
    Una volta lì, mi attendevano i due Don, e un paio di suore anziane, salutai il mio Don e mi incamminai con loro quattro, e a metà corridoio, mi fecero togliere la camicetta, la gonna il reggiseno, e gli slip, e poi entrammo nell'aula magna, dove vidi un cemtinaio di ragazzi e ragazze, seduti, mi portarono al centro della stanza, e Don Luca disse, ecco Paola la vostra nuova compagna, nonché mia prossima moglie, tutti applaudirono, sarà dei più meritevoli, e la aiuterete a prepararsi al compito che tutti e tutte ben conoscete, poi si tolse la ...