1. Era giovedì sera...


    Data: 01/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... di quanto tu ti sia mai sentito prima! – mi rassicura con un sorriso – Ti stimolerò a tal punto che i tuoi coglioni spareranno la tua sborra così forte da colpire il soffitto! Te li prosciugherò… Letteralmente!” ride di gusto.
    
    La mano torna nel barattolo e questa volta accarezza il lattice nero dell’enorme dildo.
    
    “Ora respira lentamente. E rilassati!” mi ordina prima di rovesciarsi sopra di me. Il suo culo seppellisce il mio volto impedendomi di vedere ciò che sta combinando laggiù in fondo. Il suo profumo di maschio mi riempie le narici stordendomi.
    
    “Che… Che fai… - sono le uniche parole che riesco a pronunciare prima di essere soffocato dal randello che mi scende in gola provocandomi conati. - Cooff…”
    
    “Respira ho detto!” l’ordine perentorio si accompagna ad una sonora sculacciata che aiuta la testa del cazzo di lattice a trapassarmi. – Non irrigidirti… Lascialo entrare…. Così… Bravo ragazzo!”
    
    Si ferma un istante. Mi sento morire. Non so se per il senso di soffocamento o per il dolore lancinante del buco violato. Due lacrimoni mi riempiono le ciglia per staccarsi e scendere lungo le guance bollenti.
    
    “Lascialo entrare, ho detto! Ci siamo quasi… Da bravo… - non gliene frega niente di come sto. La sua missione continua imperterrita - …Ecco …Così…” la corsa del sex toy termina quando, a suon di sberle, mi impala completamente.
    
    Smonta dal mio viso e solo a quel punto inizia a giocare con l’attrezzo mentre si masturba: lo fa uscire quasi completamente per poi ...
    ... ricacciarlo dentro con forza fino a squassarmi. Lo fa ruotare, disegnando cerchi che diventano sempre più grandi.
    
    Non posso fare altro che restare lì, puntato a malapena sui gomiti, inebetito da quanto sta accadendo.
    
    Sorride divertito per il supplizio che mi sta infliggendo, ma credo sia perfettamente conscio del fatto che mi sto abituando ad un dolore trasformatosi ormai in un piacere irrefrenabile decretato dal mio ansimare incontrollato: il precum esce abbondante dalla cappella e cola lungo l’asta. Non riesco a credere al piacere che riesce a darmi quel cazzo cacciato nelle mie viscere.
    
    E non credo nemmeno di resistere ancora a lungo: siamo alla fine dei giochi… L’eiaculazione è violenta. I fiotti di sborra dovrebbero effettivamente arrivare al soffitto, ma le labbra di mio padre li intercettano prima e se li bevono tutti.
    
    Anche lui sta per venire.
    
    Questa volta non ansima. Sbuffa e ringhia come un animale rabbioso. Riesce comunque a dominarsi sfilandomi il dildo dolcemente.
    
    “Cazzo! - è sul mio buco che si sta richiudendo che riversa il suo piacere – Puttanaaahhh… Vengoooohhh… Ahhh, cazzo! Vengo! VENGOOOHHH!!!!“il suo corpo continua a tremare fino a che non termina di mungere tutto il latte che le sue bisacce lisce contengono. Gli spasmi lentamente cessano mentre la cappella raccoglie e spalma per bene il suo seme attorno a quel nido ancora caldo.
    
    Ne raccoglie un po’ sulle dita. Si avvicina al mio viso mentre il suo respiro torna regolare e me lo spalma ...