1. il coinquilino siciliano (parte 2)


    Data: 29/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: scrittoreitaliano, Fonte: Annunci69

    ... colori e non mi stupisce più niente. E poi, in fin dei conti, sono un tipo molto aperto di mentalità e non ho pregiudizi."
    
    Le cose erano due: o stavo fraintendendo tutto o mi stava lanciando un messaggio.
    
    Dissimulando l'imbarazzo misto a eccitazione che provavo, mi misi a ridere e, quasi a voler sdrammatizzare, fissai gli slip bianchi che indossava e gli dissi scherzosamente "Però, complimenti! Sembrerebbe anche bella grossa la 'minchia', come la chiami tu".
    
    "Ma no, compa', alla fine è normale."
    
    "Beh, non si direbbe..."
    
    Il discorso, ormai, era diventato surreale: io e Salvo in camera mia, un sabato sera, che stavamo parlando delle sue dimensioni. Neanche se lo avessi immaginato, ci avrei creduto!
    
    "In che senso non si direbbe?" fece lui in tono serio.
    
    "Sembrerebbe grosso..."
    
    "Ma... compa', è una minchia normale e sta pure a riposo adesso."
    
    "Si ma sembra grosso..." ripetetti come un disco incantato.
    
    "La vuoi vedere?"
    
    Complici le due birre che avevo bevuto per accompagnare la pizza, stavo perdendo ogni ritegno.
    
    "Ok!"
    
    Non se lo lasciò ripetere due volte e, abbassandosi anche gli slip, lasciò uscire il suo cazzo, restando seduto lì sulla scrivania, a pochi centimetri del mio viso.
    
    Era meglio di quanto l'avessi immaginato tante volte: carnoso, pieno di vene, scuro e, nonostante era quasi del tutto moscio, era abbastanza lungo, al punto che penzolava ben oltre quelle due palle grosse e pelose su cui poggiava. Il color rosa della cappella ...
    ... spiccava ancora di più rispetto al resto della pelle che era più scura.
    
    "Complimenti! Avevo ragione, è bello grosso!"
    
    "Compa', si chiama 'minchia'... Al massimo è 'grossa'!" disse divertito, quasi con tono da rimprovero.
    
    "Posso toccarla?"
    
    Voltò un attimo la testa dall'altro lato, come se ci stesse pensando su, poi guardandosi tra le gambe disse "Vabbè..."
    
    Con un gesto automatico stesi la mano e lo presi nel palmo, toccandolo da sotto. Aiutandomi da sopra col pollice, lo scappellai e cominciai a muovere la mano lentamente.
    
    "Compa', comunque avevamo detto toccare, non avevamo detto minare..."
    
    Ignorai quello che aveva detto e continuai a muovere la mano su e giù, facendola scorrere sul suo cazzo che, pian piano, si stava ingrossando e allungando.
    
    "Va be, allura si mi la minari a stu puntu mi la sucari"
    
    Non l'avevo mai sentito parlare in dialetto così stretto ma mi sembrava ancora più maschio e mi eccitava da morire.
    
    Compreso l'invito, avvicinai la testa alle sue gambe e presi la sua cappella tra le mie labbra. Era turgida e bagnata, e pochi istanti dopo mi stava riempiendo la bocca. Tenendola ferma tra le labbra, gli scappellai il cazzo, aiutandomi con la lingua, e cominciai a succhiare la cappella come se la stessi baciando, infilando la punta della lingua nell'orifizio. Salvo stava apprezzando molto perché ogni tanto emetteva dei mugugni di piacere e con le mani mi tirava verso di lui, in modo che tutto il suo cazzo, ormai duro come la pietra, mi ...