1. Viaggio verso Nord


    Data: 29/08/2021, Categorie: Trans Autore: Nuvola, Fonte: EroticiRacconti

    ... mancino e per la situazione, mi alzo e mi siedo alla sua sinistra a lato della porta quindi con la mano destra gli abbasso la canottiera ed il reggiseno ed inizio a leccarle i capezzoloni sporgenti.
    
    Belli, grandi, scuri, sporgenti e morbidi...e io adoro leccare e ciucciare i capezzoli sporgenti.
    
    Con la mano sinistra abbasso leggermente i pantaloni della tuta è le mutande e mi tiro fuori il cazzo, poi le prendo la mano e mettendola sopra la aiuto nel movimento magico.
    
    Lo avevo duro, grande ed anche bagnato nella cappella.
    
    Lei mi guardava, nemmeno una parola, nemmeno durante la dolce sega che mi stava facendo.
    
    Dopo aver guardato che nessun controllore del treno era nel corridoio, la guardo e le dico ma lei, improvvisamente .
    
    Il suo viso si abbassa e con movimenti lenti inizia a farmi il bocchino, insalivandomi tutta la cappella, continuando anche nella dolce sega coordinata ai movimenti di lingua.
    
    Saranno state 5 o 6 salite e 5 o 6 discese quando "puff!" , iniziò a spruzzare liquido caldo.
    
    Nemmeno sessanta secondi, incredibile.
    
    Ma lei ancora continua finché io e lei, sollevando il viso, prende un fazzoletto e svuota la sua bocca.
    
    rispondo con un sospiro.
    
    Tiro fuori anche io un fazzoletto e mi asciugo il pisello, lo rimetto in letargo quindi abbasso entrambi i sedili e mi sdraio.
    
    Intanto il treno rallenta...è giunto al capolinea.
    
    Sistemo i sedili e mi siedo.
    
    Con lo zaino "Seven" nero/verde in mano mi alzo e mi dirigo verso l'uscita invece lei rimane seduta.
    
    Eravamo circa in cinque persone in fila indiana per scendere e lei era ancora seduta.
    
    Si aprono le porte, scendiamo e mentre mi dirigo con passo affrettato verso la metropolitana, giro il viso cercando con lo sguardo lei: con calma, borsetta nel gomito sinistro, seguiva la scia dei pendolari con eleganza.
    
    Ma io non dovevo prendere la metropolitana, dovevo andare al lavoro.
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