1. Petali di ghiaccio


    Data: 07/02/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Il mare oggi è pacifico e silenzioso, c’è un tramonto di color arancio e tu m’inviti finalmente a fare il bagno. La barca è ormeggiata, restano alcuni gabbiani qua e là tra le rocce e il vento, per il fatto che in quest’insenatura dovremmo essere completamente da soli e lontani da occhi invadenti e dagli abituali e frequenti rompiscatole.
    
    Appena siamo nei pressi della riva l’acqua fresca ci fa sobbalzare facendoci indietreggiare, ci sfiora le caviglie, però è piacevole, successivamente tenendoci per mano avanziamo lentamente, perché più avanti andiamo e più ci salgono i brividi, dato che l’eccitazione li fa sentire anche dentro. Quando l’onda arriva all’altezza del tuo cazzo tu sorridi, io faccio finta di non capire, in quanto è già granitico da un po’, poiché il freddo diffonde una sensazione d’indebolimento del muscolo, giacché io vorrei sentire quel movimento dentro.
    
    Dopo sprofondiamo finché l’acqua non ci fa da coperta, chiudiamo gli occhi e io ti cerco con le mani sotto il costume, in quanto la tua parte più intima non è ancora in tensione, così gioco e m’immergo per prenderla in bocca. Non ti sento, poiché gli abissi mi permettono soltanto d’usare due sensi, di cui uno di questi drogato e insaporito dal sale. Emergo e mentre ti lecco la faccia con la lingua lo sento, infine ti levo adagio il costume e lo getto sugli scogli, metto le gambe strette sui tuoi fianchi e lo spingo dentro.
    
    Sembra che non esista la forza di gravità, perché è quasi come volare. Non c’è ...
    ... nulla di violento, tutto è cullato da una natura perfetta e sublime, io metto le mani tra i tuoi capelli, mentre dentro di me il tuo liquido si mischia all’acqua salata. La pelle seccata dal sole e il profumo di salsedine, mi fa salire la voglia di leccarti dai piedi fino alla fronte.
    
    Sento il rumore delle onde che s’infrangono accompagnate da una musica blues, intanto che avverto il forte profumo della tua pelle e delle alghe. Ascolto e percepisco il tuo respiro caldo, il tuo cuore che batte sotto il palmo della mia mano e con il ginocchio il tuo pene che riposa. Percepisco il sale sulla punta della lingua che scorre su di te, come su dei petali di fiori che ricordano paesi lontani, infine vedo delle ombre scure allungarsi su di noi e m’addormento sperando di ritrovare tutto questo la mattina seguente.
    
    Tu intanto stai preparando i tagliolini ai frutti di mare, io t’osservo attenta, t’ammiro in silenzio e ti amo. Sì, t’amo da impazzire, non soltanto perché se non ci fossi tu forse io morirei di fame, ma perché adoro l’impegno, la passione e il trasporto che metti nel fare le cose di sempre. Ti piace essere osservato, però io non ho nessuna voglia che tu finisca quel sugo proprio adesso, in quanto non mi degni da un’ora, per il fatto che per me un’ora senza di te è davvero troppo. Facciamo l’amore tre volte di seguito senza quasi fermarci, poiché non sappiamo più se fuori piove o se ci sia il sole, o meglio, non sappiamo neppure più se esista un “fuori”.
    
    Tu sei ancora ...
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