1. Impensierito ma invogliato


    Data: 24/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... hai mai baciato i loro piedi?” – chiedo. Si capisce che mente, però faccio finta di crederci. Io non attendo la tua risposta lasciandoti un bigliettino tra le mani con su scritto un indirizzo e ti sussurro: “Domani alle quattro t’aspetterò”.
    
    Fares: “Nel frattempo mia madre ha preparato il caffè, il clima è sempre teso, però un pizzico di malizia scorre nei vostri occhi”. Sorseggiato il caffè, raggiungo i miei amici, sono frastornato e penso all’appuntamento, chissà che cosa vorrà, vado oppure no. Passo tutta la notte con questo dubbio e alla fine scelgo d’andare, in fondo mia madre la conosce e non potrebbe mai farmi del male, almeno spero. Arrivo un attimo prima delle quattro, sono eccitato, incuriosito e impaurito, il luogo dell’appuntamento è una villetta isolata con una cancellata e un giardino immenso, sono indeciso e tentennante, in seguito trovo il coraggio e suono il campanello, il cancello s’apre e raggiungo il portone d’ingresso.
    
    Maysun: “Dalla vetrata ti vedo arrivare, ti guardi attorno, sembri allarmato e impaurito. Tutto è pronto per il tuo arrivo, le candele sono accese, un brano di Sting come sottofondo musicale per creare la giusta atmosfera. Ebbene sì, ho programmato tutto nei minimi particolari, compreso il mio abbigliamento molto leggero, niente pelle, ma una morbida gonna viola e un maglioncino leggero nero, l’intimo in pizzo nero, le calze autoreggenti nere e altissimi sandali in vernice di colore nero con gli strass. Nell’aria s’avverte un leggero ...
    ... profumo di lillà, perché io adoro questa fragranza dato che m’inebria i sensi, vengo ad aprirti, in modo sorridente ti dico d’entrare”.
    
    Fares: “Titubante varco la soglia, mi guardo attorno, siamo in un salotto ampio e malgrado ciò scuro, la casa sembrerebbe normale senz’alcuna sproporzione, tranne quei grandi specchi che mi mettono addosso un’inconsueta tensione. Io continuo a domandarmi che cosa m’abbia spinto a venire qua accettando questo strano appuntamento”.
    
    Maysun: “Io m’accomodo sul divano facendoti rimanere intenzionalmente in piedi, mi verso una bevanda senz’offrirti nulla, non ti rivolgo la parola, sì, t’ignoro completamente. Ora il tuo imbarazzo è palpabile, perché ho ottenuto ciò che volevo, cioè confondere le tue idee, disorientarti e turbarti con il mio modo astruso di fare”.
    
    Fares: “Cerco di trovare la forza di reagire, penso che sia pazza e sto per dirtelo, ma come leggendo il mio pensiero mi fai un cenno con la mano per farmi capire di tacere”.
    
    Maysun: “Ti dico di non parlare se non sei interpellato intimandoti che da questo momento dovrai darmi del “Lei”. Tu provi a ribellarti, però io t’afferro per i polsi e affondo le mie unghie nella carne, facendoti volutamente male ordinandoti nel contempo di baciarmi i piedi”.
    
    Fares: “Me ne voglio andare, eppure le gambe rifiutano di muoversi, io ti guardo cercando di capire che cos’hai in mente e penso per quale motivo dovrei baciarteli. Appoggi i tuoi piedi sul poggiapiedi di fronte a te, io mi ribello ...