1. Impensierito ma invogliato


    Data: 24/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Fares: “Arrivo a casa e trovo mia madre con la sua nuova amica mezze nude e sdraiate sul letto, io rimango per un attimo a osservarle sentendomi molto a disagio, in quella circostanza me ne vado via correndo, però con l’immagine ben impressa negli occhi”.
    
    Maysun: “Dopo un paio di giorni tua madre m’invita a pranzo, indosso una gonna nera sopra il ginocchio, una camicetta bianca e i sandali altissimi, in quanto sono molto dissimile dalle abituali amiche di tua madre”.
    
    Fares: “Siamo a tavola, voi parlate di vari argomenti come se niente fosse, io sono sempre più a disagio, dal momento che mangio rapidamente non alzando gli occhi dal piatto, domandandomi il motivo per cui mi ritrovo in mezzo a questa situazione alquanto ambigua, indefinibile e sfuggente”.
    
    Maysun: “Mi cade il tovagliolo, io ti chiedo di raccoglierlo, adesso tu sei di fronte a me”.
    
    Fares: “Io m’accorgo chiaramente che l’hai fatto di proposito, non capendo il perché mi chino, cerco il tovagliolo, lo prendo, però nel raccoglierlo mi blocco un attimo di troppo soffermandomi”.
    
    Maysun: “Tu osservi volutamente le mie gambe aperte, ho le calze autoreggenti nere e il rosso vivo dei miei slip in pizzo che risalta. Non ho bisogno di guardare sotto il tavolo per saperlo, perché non puoi farne a meno, per il semplice fatto che la fica è la mia trappola”.
    
    Fares: “Quasi con indifferenza ti passi una mano sugli slip, sfiori il tessuto e ritrai la mano, ancora più turbato e anche un po’ eccitato io mi ricompongo ...
    ... sulla sedia, sono rubicondo in viso e ti guardo. Che segreto che nasconde penso tra me questa donna comparsa dal nulla”.
    
    Maysun: “Sorrido e mentre mi passi il tovagliolo la mia mano indugia sulla tua, ti stringo il polso, ti guardo dritto negli occhi e tu insisti”.
    
    Fares: “Mi soffermo sui tuoi occhi neri, intensi e profondi, mi scosto, c’è sempre mia madre tra di noi, giacché mi domando che senso abbia tutto ciò”.
    
    Maysun: “Tua madre sorride, s’alza dal tavolo e va in cucina per preparare il caffè, come convenuto ci ha lasciato da soli”.
    
    Fares: “Il tuo sguardo è così intenso che riesco a sorreggerlo soltanto per alcuni secondi, là dentro non vola una mosca, è il silenzio più infastidente, stordente e altresì pieno di carica che abbia mai vissuto, poi tu finalmente mi sorridi sussurrandomi qualcosa”.
    
    Maysun: “So da tua madre che non sei mai stato con una ragazza”.
    
    Fares: “E anche se fosse? Non vedo come possa riguardarti” – sbotto io, arrabbiato, quasi forzato e violentato da quest’inattesa affermazione. Che cosa ne può sapere questa sconosciuta? E perché mia madre le avrebbe detto questo?”.
    
    Maysun: “Dalla tua risposta aggressiva e lievemente bellicosa intuisco che ho colto nel segno, non sei mai stato con una donna, allora prontamente t’annuncio: “Non ci siamo capiti, tu sei mio, adesso dovrai controbattere alle mie domande”.
    
    Fares: “Non è vero, qualche ragazza l’ho avuta”. E’ sfrontata, però accetto la sfida, intanto dico il falso”.
    
    Maysun: “Dimmi, ...
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