1. Mostrare la propria moglie


    Data: 22/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu

    ... preferiva le luci molto basse se non spente per scopare. D’altra parte, era stato un timido tentativo e comunque qualche ripresa buona l’avevo effettuata.
    
    Come quando ero entrato nel bagno con la cam nascosta nel pugno e mi ero piazzato dietro Marta che, nuda, si metteva la crema in viso. La toccavo per provocarla, ma in realtà con una mano le aprivo le labbra e con l’altra riprendevo il tutto.
    
    Certo, erano riprese mosse, non di gran qualità e alla lunga mi stufarono.
    
    Decisi, quindi di comprare una microcamera in grado di riprendere anche al buio e feci un piccolo investimento.
    
    Due sere dopo l’arrivo della microcamera e dopo due tentativi andati a vuoto ero a letto con Marta e le luci erano accese. Iniziai a provocarla e fui fortunato. Il mio scopo era farglielo prendere in bocca e metterla a 69 in modo da poter sfruttare le luci per riprenderla da dietro con il cellulare senza rischiare di essere visto, essendo lei impegnata con il mio cazzo.
    
    Forse perché da qualche giorno non lo facevamo, lei ci mise molto impegno ed io ne approfittai per riprenderle bene il sedere bene aperto, penetrandoglielo con il dito e facendo qualsiasi porcata mi venisse in mente.
    
    Quando si tirò sù feci appena in tempo a cacciare il telefono sotto il cuscino.
    
    ‘Spegni la luce’, mi disse.
    
    Pensai fosse un peccato quando la vidi impalarsi sul mio cazzo volgendomi le spalle e lasciandomi la visione del suo culo e della mia asta che spariva ritmicamente tra le sue gambe. Avrei ...
    ... voluto riprenderla ma la delusione passò presto quando iniziai a scoparla con più forza e soprattutto quando lei, in ginocchio, iniziò letteralmente a saltellare sul mio cazzo.
    
    Dopo un po’ la feci mettere a pecorina avendo cura di posizionarla a favore della camera che speravo stesse riprendendo. Sempre con questa speranza, prima di riprendere a scoparla le divaricai bene le chiappe per qualche secondo e poi iniziai a fotterla con tutta la forza di cui disponevo.
    
    Fu un rapporto bellissimo. Alla fine, quando tornai dal bagno dopo essermi lavato, avevo nuovamente il cazzo duro al pensiero di cosa avrei potuto vedere il giorno seguente sul computer.
    
    La notte passò molto lentamente, troppo per la mia impazienza.
    
    Il mattino dopo, in ufficio, collegai il cavo dalla macchina al computer ed aprii il file, mandandolo avanti in un punto imprecisato. Restai sbalordito.
    
    Sullo schermo, Marta, a poco più di un metro dall’obiettivo, ingoiava avidamente il mio cazzo accompagnando il movimento della bocca a quello della mano destra. Dietro, il mio telefono le riprendeva il culo (riprese che già avevo visto e di cui ero già soddisfatto).
    
    Poi la luce si spense ed in un attimo lo scenario passò per un istante ad una ambientazione non definita, per poi mostrare in maniera sufficientemente delineata il nostro letto, le mie gambe e soprattutto il corpo nudo di Marta che, busto eretto, offriva all’obiettivo la visione dei peli pubici e poco dopo il saltellare ritmato delle sue ...
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