1. Le mie storie (110)


    Data: 21/08/2021, Categorie: Maturo Voyeur Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... che per altro. Premesso che l’errore l’ho fatto a monte, andandoci a letto dopo la cena dal capo, accaduta la cosa, ho capito che per gestirla avrei dovuto barcamenarmi cercando di fargli capire che non sono quella “disponibile” né tantomeno però quella con la puzza al naso, che se la tira. Per cui mentre cammino verso il bar dove abbiamo appuntamento, sono consapevole che avrei dovuto concedergli qualcosa se avesse insistito, senza mai però scendere a compromessi con me stessa. Credo non fosse casuale la scelta del locale per l’aperitivo a neanche 100 m dal suo meraviglioso ufficio, infatti appena finito mi invita a salire su, perché vuole darmi il regalo di Natale. Scuoto la testa facendogli capire che la cosa non è che mi piaccia tanto, visto che sono sempre stata chiara con lui per quanto riguarda il nostro rapporto e ciò che è successo quella famosa sera, poi mi lascio convincere dai suoi modi garbati e dalla promessa che si limiterà soltanto a darmi il regalo. Mentre siamo in ascensore, so bene che al di là della sincerità del suo gesto, al quale credo senza nessun problema, ci sta l’aspettativa di fare altro, visto che non fa altro che guardarmi la scollatura davanti nonostante io cerchi di coprirla con la giacca. Entrati finalmente nella sua stanza, oltre ad ipnotizzarmi davanti al solito panorama del quale non mi stancherei mai, mi dà una s**tola pesante tanto che devo sedermi per aprirla; all’interno c’è un meraviglioso volume sui presepi (evidentemente deve aver ...
    ... saputo dal mio capo che sono appassionata) che sfoglio velocemente; poi mentre sto chiudendo il libro per riporlo nella s**tola, mi dice di vedere bene alla fine sorridendo fanciullescamente… Con un paio di movimenti arrivo a girare tutte le pagine e proprio all’ultima trovo un tanga di pizzo nero con dei filini dorati che al tatto mi fanno capire essere piuttosto preziosi. Nonostante non ne capisca granché di intimo, sospetto che quei pochi centimetri di stoffa, lavorati in maniera certosina, siano stati pagati un botto; lo prendo tra le mani, è davvero piccolo nonostante abbia azzeccato la mia taglia e fatico a pensare cosa possa coprire un indumento del genere. Mentre lo ringrazio con il classico “non avresti dovuto”, mi chiede esplicitamente di indossarlo davanti a lui. Istintivamente gli dico di no, poi dopo essermi fatta promettere che il tutto si limiterà soltanto ad una veloce sfilata, mi apparto dietro la sua scrivania, sfilo da sotto le mutandine che indosso e metto il suo regalo; arrivata davanti a lui (seduto sul divano), gli chiedo se vuole che tiri su oppure faccia scendere, lui opta per la seconda possibilità, così abbasso la cerniera che ho alle spalle e faccio cadere a terra la gonna rimanendo in autoreggenti scarpe e tanga (chiaramente con il pullover sopra). La mia micia è coperta per modo di dire, mi giro ed ho praticamente il culo all’aria, lui guarda, bofonchia qualcosa che non capisco poi mi dice che mi sta benissimo. In quel momento mi rendo conto, ...
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