1. La fiaba dell'Uomo del faro e della Sirena.


    Data: 10/08/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... dei piedi palmati, delle mani palmate.
    
    Era una Sirena! La creatura fantastica del mare!
    
    Non aveva la pinna caudale come veniva raffigurata nelle leggende, le gambe erano libere, bellissime e flessuose, solo i piedi aveva diversi, era una vera Sirena!
    
    Sentì un battito auscultandole il cuore e subito la rimise nell'acqua, nel suo ambiente naturale, immaginando che non potesse resistere molto fuori e la trascinò a riva, usando la rete.
    
    La mise nella vasca del pesce vivo e attese, pregò che non fosse anche lei una vittima della fatalità.
    
    Attese, vedeva la sua bocca muoversi come se ispirasse, aveva lo stesso sistema respiratorio dei delfini? Aveva dei polmoni? O aveva le branchie? Doveva respirare? Se non era rimasta troppo tempo senza aria poteva salvarsi.
    
    Lo sperò.
    
    Lo sperò con tutto se stesso!
    
    Se respirava c'era ancora una possibilità.
    
    Accese un fuoco per passare lì la notte. Aspettando e guardandola.
    
    Non era la Sirena immaginata dai libri di favole. Non c'erano i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle, invece i capelli scuri erano tenuti corti, sicuramente più pratici nella vita sottomarina.
    
    Perché immaginava che i suoi occhi fossero neri? Certo dovevano essere neri! Poi guardava il corpo, snello, il seno sostenuto, le piccole areole, i capezzoli, il ventre, il pube.
    
    Era bella.
    
    Continuava ad alimentare il fuoco e il leggero vento faceva danzare le fiamme, il legno crepitava e si consumava in mille faville che volavano ...
    ... nell'aria.
    
    Era una splendida notte senza luna. Le stelle spiccavano come una coperta fatta da diamanti.
    
    Mai aveva vissuto un attimo più partecipativo, voleva che lei vivesse! Era disposto a qualunque cosa! Anche a cederle la sua di vita!
    
    Quando notò un leggero movimento del suo corpo, si precipitò nell'acqua, noncurante di essere vestito, le sorresse la bella testa, con la mano sotto la nuca.
    
    Lei respirava.
    
    Lui la sorreggeva e lei respirava, poi la lasciava immergere brevemente.
    
    -Ti prego... vivi! Ti prego... vivi!-
    
    Passò la notte assistendola così e alle prime luci dell'aurora, lei, riprese vita.
    
    Aprì gli occhi e lui ebbe conferma che fossero neri, un nero splendente.
    
    Poi parlò e lui capì quanto diceva.
    
    -Ah... l'uomo del faro!-
    
    -Si.-
    
    -Ricordo che mi sono impigliata nella tua rete.-
    
    -Si, ti ho trovata appena in tempo-
    
    -Mi hai salvato...
    
    -Si.-
    
    -Vengo spesso a guardarti quando sei seduto in riva al mare, ma non mi mai hai vista.-
    
    -Se ti avessi vista non l'avrei scordato, mai! Sei bellissima, l'essere più bello del creato.-
    
    -Mi ha colpito la tua infelicità, ho capito il tuo intendimento.-
    
    -Intendimento?-
    
    -Tu non tornerai alla vita, vero?-
    
    Lui non capì come potesse leggergli dentro, poi l'accettò.
    
    Gli sembrò naturale.
    
    -Spogliati...-
    
    -Si.-
    
    -Voglio far l'amore con te...-
    
    -Si.-
    
    -L'ho desiderato guardandoti, tutte le volte che sono stata qui.-
    
    Lui si spogliò velocemente e l'abbracciò, la sua pelle era diversa da ...