1. Il buco della serratura (pensieri proibiti di una giovane venere a saint tropez)


    Data: 03/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69

    Me ne stavo appoggiata al muro nell'ombra con addosso solo il costume bagnato, le mani dei due ragazzi dietro di me si alternavano timidamente a sfiorarmi la pelle mentre ci alternavamo a guardare nel buco.
    
    Eravamo nello spogliatoio dei miei, qualcuno aveva fatto un buco nella parete posteriore del bar che serviva la spiaggia per spiare me o mia madre, ma ora quello stesso buco era diventato un occhio puntato sullo spazioso disimpegno che faceva da magazzino e ripostiglio al chiosco.
    
    Feci passare l'indice lungo il bordo, come a volerlo allargare per gustarmi meglio lo spettacolo morboso che stava andando in onda oltre la sottile parete di legno.
    
    Sentivo i brividi, forse era l'acqua che impregnava il mio bikini giallo o forse era l'eccitazione per ciò che sapevo stava accadendo nell'altra stanza.
    
    Fabio e Luca mi avevano chiamata mentre uscivo dalle onde, come una venere adolescente, acerba ma irresistibile con le forme di una donna sparse a caso su di un corpo ancora da ragazzina.
    
    Avevo un paio di anni più di loro e sapevo benissimo quanto entrambi mi desiderassero.
    
    Fabio e Luca erano gemelli anche se non sembravano certo due gocce d'acqua, erano entrambi magri con due occhi profondi di un blu intenso.
    
    Nonostante la giovane età avevano già un fascino maturo, che trasmetteva una sensazione di protettiva sicurezza accentuato dal loro modo di parlare calmo e suadente.
    
    "Tienilo il reggiseno, che ti fa ancora più puttana!"
    
    Le dita di Luca risalirono ...
    ... all'interno della mia coscia mentre sentendo la voce di mio padre...
    
    istintivamente il mio intimo ebbe un sussulto umido.
    
    Sforzavo la vista per mettere a fuoco ancora meglio, Michela la gestrice del chiosco se ne stava nuda, con solo il pezzo sopra del costume appoggiata ad un tavolaccio di legno.
    
    Mio padre aveva incominciato ad aumentare il ritmo fottendola con sempre più impeto e decisione.
    
    Lo avevo visto nudo molte volte nell'intimità delle mura di casa, ero sempre stata innamorata delle sue spalle e del suo petto largo e peloso.
    
    La mente a volte mi aveva giocato strani scherzi e mi ero ritrovata fradicia ad immaginarmi nelle lenzuola con lui al posto di mia madre.
    
    "Dai spostati che voglio vedere un po anche io!"
    
    Fabio mi aveva appoggiato le mani sulla schiena, forse indeciso se fosse meglio spostarmi per godersi lo spettacolo o approfittare di quella rara occasione per toccare indisturbato una femmina.
    
    "Shhhhh! Sta buono dai che mi sto eccitando da morire..."
    
    Lo dissi sussurrandolo, in realtà ero già eccitatissima, il cazzo di mio padre duro e bagnato che entrava ed usciva da quella troia da due soldi mi aveva messo in subbuglio, ma la cosa che davvero mi stava scaldando erano le mani dei due fratelli che si facevano sempre più sfacciate.
    
    Lo vidi uscire con un rantolo dalla maiala, poi uno schizzo volgare e densissimo andò a lavarle il culo.
    
    La barista non fece neppure per muoversi, anzi resto' supina ad aspettare gli altri schizzi di sperma ...
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